L’Holiday Inn Eur Parco dei Medici, una delle più prestigiose strutture alberghiere di Roma, ha accumulato debiti per circa 30 milioni di euro. La società che lo gestisce, presieduta da uno dei senatori più ricchi, decurta al personale una quota di 3600 euro dalla retribuzione del 2012
E’ una delle più importanti strutture alberghiere della capitale, gestita dalla società di uno dei più ricchi senatori della Repubblica, ma la crisi non guarda in faccia a nessuno. Capita allora che, in una città come Roma, in cui nell’ultimo anno il turismo è aumentato quasi del 10%, anche un prestigioso hotel 4 stelle, l’Holiday Inn Eur Parco dei Medici sia in difficoltà. E che, per far fronte al “periodo non redditizio”, debbano essere gli stessi dipendenti a sacrificarsi.
Così ha chiesto la Sidim srl, società presieduta dal senatore Pd Raffaele Ranucci, al sesto posto nella classifica dei “paperoni” di Palazzo Madama. Il costo del denaro è aumentato e da quel debito (circa 30 milioni di euro) contratto con le banche, riferito ad un prestito per potenziare l’attività, non si riesce a rientrare. Si rischia la chiusura e, di conseguenza, di andare tutti a casa. Questo l’allarme lanciato dalla società a camerieri, cuochi, facchini e receptionist. Una soluzione però la Sidim l’ha subito trovata, si chiama “Piano strategico 2012-2018” ed è basata sostanzialmente su due pilastri. Il primo, costituito dalla vendita dell’immobile ad un acquirente che sia, necessariamente, disposto a concederlo in locazione alla stessa società dalla quale lo ha comprato. “Il fine è quello di mettere l’azienda – si legge sul documento – al riparo da eventuali ulteriori irrigidimenti del sistema creditizio”. Il secondo punto riguarda invece “la riduzione di costi fissi (personale)” che prevede il blocco del turn over, il mancato rinnovo di tutti i contratti a tempo determinato, il passaggio da contratti full time a part time e per l’intero 2012 la decurtazione forzosa, dalle buste paga di ognuno dei 165 lavoratori, di una quota media di 3.600 euro.
“Per la prima volta si va in deroga alle retribuzioni”, denuncia l’Unione sindacale di base. I soldi però verranno restituiti col tempo, in tranche a partire dal 2014 fino al 2017. Sia chiaro, senza interessi. Per coloro che – magari per necessità, visto che si sta parlando di stipendi modesti che vanno dai 1020 euro di un cameriere ai 1800 di un cuoco – volessero recuperare la propria legittima retribuzione già entro il 2012, l’aiutino chiesto dalla società diventerebbe un altro: si dovrà lavorare gratis 24 giornate in più (praticamente una mensilità) durante l’anno in corso. “Se è davvero in crisi – prosegue l’Usb – come mai la Sidim chiede ai suoi dipendenti di lavorare gratuitamente?”. Naturalmente c’è sempre la possibilità che le previsioni “si discostino dall’effettivo andamento economico”, insomma che la fatidica crisi non rientri. In quel caso verrà valutata la non corresponsione di parte degli stipendi, anche nel 2013. Ma la società del senatore Ranucci ha ideato tutto questo anche al fine “di evitare il ricorso a licenziamenti collettivi, a cassa integrazione straordinaria e/o esternalizzazioni”. Un ricatto? No. E neanche un sopruso. Semplicemente un accordo discusso e firmato dalla società con Cgil, Cisl e Uil, le uniche sigle sindacali che possono sedere al tavolo delle trattative, e che su questo stesso “piano strategico”, lo scorso febbraio, hanno indetto un referendum tra i lavoratori. Il giorno del voto alcuni erano in malattia o non si sono presentati a lavoro per non partecipare.
Insieme a tutti agli altri dipendenti dell’Holiday Inn Eur Parco dei Medici, “votano anche quadri e dirigenti – dice uno dei lavoratori, che preferisce rimanere anonimo – persone che, da quando lavoro qui, avrò visto al massimo un paio di volte. Chissà se anche a loro – si chiede – verrà decurtato parte della retribuzione?”. I partecipanti in tutto sono il 90% dei dipendenti. Al termine dello scrutinio – al quale assistono i vertici dell’azienda – i lavoratori favorevoli al “piano strategico” della Sidim risultano essere il 60%: il proseguimento dell’attività aziendale è messo in sicurezza, chi ha un contratto a tempo indeterminato è “salvo” e molti di loro, anche chi si era espresso negativamente, hanno già firmato i fogli di disponibilità per lavorare gratis pur di non vedersi sottratto parte del proprio salario. Dal 2014 però, sempre secondo quanto prevede il “progetto strategico”, potrebbero avere un premio produzione aggiuntivo. Condizionato, però, “all’ottenimento di un margine operativo lordo”.