Ma davvero siamo convinti, come quasi tutti i giornali fanno credere, che il problema sia la Santanchè? Che davvero ci si possa mettere a discutere con chi ignora – o finge di ignorare – (ma io propendo per la prima ipotesi), quale sia la differenza tra una donna che è stata prima membro della Costituente e poi compagna del segretario del PCI e un’altra che è diventata consigliere regionale dopo essere stata “igienista dentale” del premier?

Ma davvero possono scandalizzarci i discorsi di una signora che ha problemi col congiuntivo, tanto che una volta all’Arena è dovuta intervenire per correggerla addirittura la Parietti che, di fronte a lei, è sembrata un accademico della Crusca? Dai! Non facciamo finta. Lo ha già accennato Serra nella sua Amaca, ma bisogna essere più chiari: il problema non è la Santanchè, è chi la invita a parlare.

Il problema è che ci sono programmi e giornalisti che dicono di fare approfondimento e critica pungente, che sbandierano continuamente il loro anticonformismo e il loro non guardare in faccia a nessuno, ma che in realtà fanno solo confusione, fanno da cassa di risonanza alle più grandi idiozie, intorbidano le acque e non permettono affatto di capire, azzerando la storia, la logica e la grammatica.
Il problema sono le zanzare e date retta a uno che, per collocazione geografica, le conosce bene: le zanzare bisogna solo tenerle lontane e non serve prenderle a schiaffi. Per fortuna hanno inventato efficaci rimedi: zanzariere, zampironi, repellenti vari. Scegliete voi ma fatelo subito!

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