Lo spazio conteso tra Fattoria verde e Fons perennis

Si sono presentati alle 10 del mattino. Hanno svuotato i locali, cambiato i lucchetti, e chiudendo quella porta hanno aperto la strada all’angoscia di decine di disabili con le loro famiglie. “Mia figlia ha un ritardo cognitivo – racconta una madre – e se la Fattoria verde sarà sgomberata rischierà di non non trovare una struttura in cui essere seguita”. Sono in tanti ad averla vissuta come una sorta di spedizione. Non solo i famigliari dei disabili, ma anche i volontari che si occupano di loro, lavorando da anni per la Onlus Fattoria verde che ha sede a Fiumicino. Il punto è che a mettere i lucchetti e svuotare gli uffici, non è stata la polizia municipale o le forze dell’ordine: sabato mattina ci ha pensato un’altra associazione, Fons Perennis, culturalmente legata agli ambienti del centrodestra capitolino.

Il Fattoquotidiano.it ha provato più volte, ma inutilmente, a chiedere spiegazioni al presidente Alessandro Fucci. Non è stato possibile ottenere la versione di Fons perennis e conoscere, quindi il perché del loro comportamento. Di certo c’è soltanto che il Comune di Roma ha concesso loro un generico un foglio di assegnazione dell’area. E in questo modo ha creato terreno fertile per un conflitto che rischia di ricadere sulla cura dei disabili. E sono proprio le modalità, denunciate da Fattoria verde, a suscitare inquietudine. “Irrompono in 15 nel casale dove svolgiamo la nostra attività, svuotano parte degli ambienti che utilizziamo per i laboratori sostituiscono i lucchetti ai locali, videoregistrando tutto – spiega Donato De Marco, operatore della Onlus – I materiali di anni di lavoro, necessari per la cura dei disabili, sono rimasti, all’aperto, sotto la pioggia”. Valentina Pagliai, un’altra operatrice, e Donato sono stati sorpresi dall’arrivo di un folto gruppo di persone che reclamavano il possesso dell’area. “Nel tentativo di fermarli – dice ancora Donato – sono stato spintonato da quattro di loro”. Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri della stazione di Passoscuro.

Una difficile convivenza quella che si prospetta tra le due associazioni. Da una parte c’è Fattoria verde, Onlus che dal 2002 è attiva nel settore del recupero delle disabilità, e che ora aspetta il rinnovo dell’assegnazione dell’area. “Nel centro, restaurato a nostre spese – dice Valentina – abbiamo la responsabilità di trenta ragazzi, impegnati in lavori di agricoltura sociale, coltivazione dei campi e cura degli animali”. Dall’altra c’è Fons Perennis, neo assegnataria dei locali, che tra gli obiettivi – si legge nel sito – ha quello di “promuovere la ricerca culturale tradizionale e l’insegnamento della lingua e della cultura tedesca”. Ieri Fons perennis ha diffuso un comunicato in cui dice di aver subito “calunnie, ingiurie, minacce e atti violenti”. Nessuna traccia però della denuncia dell’episodio in questione, né, tantomeno, i nomi dei presunti aggressori. Gli unici a parlar chiaro, per il momento, sono gli operatori di Fattoria verde. Con i loro materiali asportati dai locali e quel lucchetto che impedisce loro l’ingresso.

Fattoria verde scopre di dover convivere con Fons Perennis da una telefonata di uno dei suoi soci che comunicava di aver avuto l’assegnazione di una parte della “Fattoria” per organizzare una propria manifestazione. Un’assegnazione generica e molto rapida che mette in allarme la Onlus. “Dal documento di assegnazione – spiega Valentina Pagliai – ci accorgiamo dei modi e tempi: in soli trenta giorni, non una parte, ma tutti i locali, presenti in via San Carlo a Palidoro erano stati destinati a Fons perennis”.

La vicenda solleva la polemica politica: “Sull’irruzione di Fons perennis, associazione legata ai movimenti di destra – dichiara Antonio Stampete, consigliere Pd – presenterò un’interrogazione al Comune per fare chiarezza sui modi in cui è avvenuta l’assegnazione”. Per Francesco De’ Micheli, delegato all’Agricoltura dell’amministrazione Alemanno, invece, i fatti di sabato non sono gravi e per lui la ricetta è veloce: “Se le due associazioni non saranno in grado di convivere pacificamente ci vedremo costretti a sgomberare entrambe senza preferenza per nessuna”.

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