Dunque Valterino è tornato. E dalle sbarre di Poggioreale guarda fuori il mondo che è cambiato. Monti, Fornero, lo spread. Ma a lui interessano le vecchie storie: Giampi Tarantini con i suoi fantastici festini, gli allegri affari di Finmeccanica in giro per il mondo, le varie lobby che manovrano inchieste e poltrone alla maniera tradizionale. Mica può essere scomparso tutto d’un botto quel bel mondo antico, no? Se il magico Silvio conferma che ha regalato 130mila euro a Nicole e gemelline De Vivo perché ridotte sul lastrico da quei guastafeste dei magistrati rossi, ci sarà pure rimasta un po’ di mascula dignità in questo Belpaese.
Anche se, a Valterino, qualche dubbio sull’aria che tira è già venuto. All’aeroporto di Fiumicino c’era ad accoglierlo una rappresentanza delle forze armate (video) che neanche per Cesare Battisti, Tommaso Buscetta e Maradona potevano metter su: carabinieri, finanza, polizia, stuoli di avvocati, telecamere e giornalisti. Proprio loro, i colleghi: chè lui, prima e dopo di tutto, ci teneva tantissimo a fare il direttore dell’Avanti.
Ci teneva così tanto che dopo aver distratto 23 milioni euro come falso finanziamento alla testata (così dicono i magistrati di Napoli) ha chiesto all’istituto previdenziale dei giornalisti la disoccupazione da 1.400 euro al mese. Invece niente, gli hanno risposto picche.
L’altro Avanti, quello a gestione Psi, l’ha sbattuto online tra due ali di uomini in divisa e il titolone: “La mannaia della giustizia colpisce finalmente Lavitola“. Anzi, l’Avanti socialista vuole anche costituirsi parte civile e chiedere i danni*.
Speriamo che Berlusconi sia rimasto il galantuomo d’un tempo e aiuti l’amico in difficoltà. Ciao presidente, un bacione, come gli diceva Lavitola da Sofia. A inizio latitanza.
*Lavitola; Nencini, bentornato in Italia Socialisti parte civile
ASCA – Roma, 16 aprile – “Un caloroso bentornato a Valter Lavitola. Da oggi onora l’Italia con la sua presenza, dopo aver maramaldeggiato per anni in compagnia di figuri loschi almeno quanto lui: avrà un gran da fare, ne sono certo, per chiarire alla Giustizia italiana i suoi intrallazzi col potere e le sue azioni truffaldine”. A dirlo è Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi, commentando la vicenda che ha coinvolto Valter Lavitola, arrestato oggi su disposizione della magistratura di Bari e Napoli. “Qualcosa dovrà chiarire pure ai socialisti- osserva il segretario- danneggiati oltremodo per la vicenda del falso Avanti, grazie al quale ha racimolato milioni di euro di contributi per l’editoria. Quei soldi li deve restituire allo Stato – continua Nencini-. A noi, intanto, restituirà l’onore infangato”. Nencini, ricordando che l’unico autentico “Avanti!” è quello on line, che oggi è diretto da Giampiero Marrazzo, avverte: “Ci costituiremo parte civile nel processo che vede imputato il losco faccendiere e sporgeremo una querela per diffamazione della nostra storica testata e per il danno all’immagine della stessa – conclude”.