Presidi in quattro punti di Milano per lo sciopero generale indetto dalla Cgil, al quale hanno aderito anche lavoratori della Cisl e della Uil. Sotto la sede Rai di Corso Sempione si sono riuniti i dipendenti del settore della comunicazione, dell’edilizia e del trasporto privato. Rabbia e disperazione tra i manifestanti, contrari alle modifiche all’articolo 18. Tanti gli esodati presenti e c’è anche chi si sente più sfortunato di loro. “Mi mancavano 5 giorni alla pensione. Il governo ha decretato che siccome non avevo più l’età anagrafica, devo suicidarmi. Non ho né disoccupazione né pensione” spiega Celeste Miglio, che ha alle spalle 39 anni di lavoro. Ma la preoccupazioni dei manifestanti riguardano anche il futuro dei propri figli e dei tanti giovani assunti con contratti a progetto. “Abbiamo organizzato questo corteo per difendere la dignità del lavoro. Per questo hanno partecipato anche le altre sigle sindacali”, specifica Ettore Montagna, sindacalista della Filt – Cgil di Francesca Martelli
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