La passione del Time per le liste è nota e l’ultima nata pretende nientemeno di mettere in fila i cento personaggi più influenti del mondo. Elenco lunghissimo e variegato, con alcuni nomi francamente difficili da annoverare tra gli opinion leaders. Si va da Ali Khamenei a Rihanna, da Barack Obama al tennista Nole Djokovic, e poi i miliardari Warren Buffett e Alice Walton, il fenomeno dell’Nba Jeremy Lin, l’atleta sudafricano Oscar Pistorius e l’asso del Barcellona Lionel Messi.
I politici americani, Obama a parte, non mancano: c’è l’immancabile Hillary Clinton, l’astro nascente repubblicano Marco Rubio, lo sfidante di Obama Mitt Romney e l’anziano ma combattivo libertario Ron Paul. Ma l’americano più influente non è un politico né un miliardario, bensì Anthony Kennedy. Settantacinque anni, nessuna parentela con la “Sacra Famiglia” del Massachussets, è giudice della Corte Suprema e la sua influenza sta tutta nella sua attitudine allo “swing vote”. Nominato da Reagan, Kennedy a volte si schiera con i conservatori, a volte con i “liberal”, usando al meglio la sua golden share su temi fondamentali quali quelli etici, aborto, pena di morte, discriminazione, finanza. Tutti argomenti che negli Stati Uniti contano e non poco.
I leader mondiali scelti da Time sono molti: Xi Jinping, delfino di Hu Jintao e prossimo leader cinese; Benjamin Netanyahu, premier israeliano; Dilma Rousseff, presidente del Brasile; Angela Merkel, cancelliera tedesca. Non c’è Nicolas Sarkozy, e per il presidente francese è un duro colpo (sia per l’ego che per la campagna elettorale) e nemmeno David Cameron. La Francia deve “accontentarsi” del ruolo importante di Christine Lagarde, inflessibile capo del Fondo monetario internazionale e la Gran Bretagna di Kate e Pippa Middleton, declinando ancora una volta la tendenza inglese a far notizia più per le vicende reali che per il ruolo dell’isola sullo scacchiere internazionale.
Hollywood c’è e si fa sentire. A cominciare dalla presenza del produttore Harvey Weinstein, potentissimo tycoon di celluloide e artefice del trionfo agli ultimi Oscar di The Artist. Il suo profilo per il numero speciale di Time è firmato Johnny Depp, tanto per gradire. E poi, sempre in tema cinematografico, ecco i nomi a sorpresa di Jessica Chastain e Viola Davis, insieme in The Help e star dell’anno sulle colline californiane, e della più raffinata e ricercata Tilda Swinton.
E l’Italia? Accantonati i soliti stilisti, calciatori o cantanti, il Time sceglie la categoria che pare vada per la maggiore nel nostro paese: i banchieri. In lista brillano i nomi del presidente della Banca europea Mario Draghi e del premier Mario Monti.
Dal ritratto scritto per Time dal presidente della Bundesbank Jens Weidmann, viene fuori un Draghi prussiano, affabile ma deciso, un uomo che sa miscelare sapientemente le doti di un banchiere centrali con una dose di sano pragmatismo.
Ancora più lusinghiere le parole dedicate al presidente del Consiglio: “Mario Monti è il più importante ex professore di Economia al mondo. È vero, le decisioni monetarie Ben Bernanke muoveranno anche i fili negli Stati Uniti, ma il destino di un continente è sulle spalle di Monti. Se sarà in grado di continuare le significative riforme, l’Europa supererà con successo la crisi del debito sovrano. Se non ce la farà, il sogno dell’Europa unita svanirà”.
Per Larry Summers, ex segretario al Tesoro degli Usa, Monti “ha già tirato fuori l’Italia dagli scogli intaccando interessi acquisti – tassisti, farmacisti, lavoratori ferroviari – per migliorare la competizione e rinnovare la vitalità economica. Istituendo quelle riforme ha mostrato grande coraggio, soprattutto in un paese in cui i leader si sono troppo spesso dimostrati in debito nei confronti di potenti lobby”. Meriti grossi, forse immeritati, per il professor Monti, visto che le liberalizzazioni di cui parla Summers non si sono ancora visti e i vecchi leader, più che alle lobby, forse rispondevano a interessi personalissimi.
Sembra continuare, dunque, la “sbornia” americana per Mario Monti. Sarà contento il premier, che per una sera si sentirà una star e un giorno potrà dire ai nipoti: “In quella lista Angelina Jolie e Madonna non c’erano. Io sì”.
Media & Regime
Monti e Draghi tra i 100 uomini più influenti del mondo secondo il Time
Accantonati i soliti stilisti, calciatori o cantanti, il settimanale americano sceglie la categoria che pare vada per la maggiore nel nostro Paese: i banchieri. In lista brillano i nomi del presidente della Banca europea e del premier
I politici americani, Obama a parte, non mancano: c’è l’immancabile Hillary Clinton, l’astro nascente repubblicano Marco Rubio, lo sfidante di Obama Mitt Romney e l’anziano ma combattivo libertario Ron Paul. Ma l’americano più influente non è un politico né un miliardario, bensì Anthony Kennedy. Settantacinque anni, nessuna parentela con la “Sacra Famiglia” del Massachussets, è giudice della Corte Suprema e la sua influenza sta tutta nella sua attitudine allo “swing vote”. Nominato da Reagan, Kennedy a volte si schiera con i conservatori, a volte con i “liberal”, usando al meglio la sua golden share su temi fondamentali quali quelli etici, aborto, pena di morte, discriminazione, finanza. Tutti argomenti che negli Stati Uniti contano e non poco.
I leader mondiali scelti da Time sono molti: Xi Jinping, delfino di Hu Jintao e prossimo leader cinese; Benjamin Netanyahu, premier israeliano; Dilma Rousseff, presidente del Brasile; Angela Merkel, cancelliera tedesca. Non c’è Nicolas Sarkozy, e per il presidente francese è un duro colpo (sia per l’ego che per la campagna elettorale) e nemmeno David Cameron. La Francia deve “accontentarsi” del ruolo importante di Christine Lagarde, inflessibile capo del Fondo monetario internazionale e la Gran Bretagna di Kate e Pippa Middleton, declinando ancora una volta la tendenza inglese a far notizia più per le vicende reali che per il ruolo dell’isola sullo scacchiere internazionale.
Hollywood c’è e si fa sentire. A cominciare dalla presenza del produttore Harvey Weinstein, potentissimo tycoon di celluloide e artefice del trionfo agli ultimi Oscar di The Artist. Il suo profilo per il numero speciale di Time è firmato Johnny Depp, tanto per gradire. E poi, sempre in tema cinematografico, ecco i nomi a sorpresa di Jessica Chastain e Viola Davis, insieme in The Help e star dell’anno sulle colline californiane, e della più raffinata e ricercata Tilda Swinton.
E l’Italia? Accantonati i soliti stilisti, calciatori o cantanti, il Time sceglie la categoria che pare vada per la maggiore nel nostro paese: i banchieri. In lista brillano i nomi del presidente della Banca europea Mario Draghi e del premier Mario Monti.
Dal ritratto scritto per Time dal presidente della Bundesbank Jens Weidmann, viene fuori un Draghi prussiano, affabile ma deciso, un uomo che sa miscelare sapientemente le doti di un banchiere centrali con una dose di sano pragmatismo.
Ancora più lusinghiere le parole dedicate al presidente del Consiglio: “Mario Monti è il più importante ex professore di Economia al mondo. È vero, le decisioni monetarie Ben Bernanke muoveranno anche i fili negli Stati Uniti, ma il destino di un continente è sulle spalle di Monti. Se sarà in grado di continuare le significative riforme, l’Europa supererà con successo la crisi del debito sovrano. Se non ce la farà, il sogno dell’Europa unita svanirà”.
Per Larry Summers, ex segretario al Tesoro degli Usa, Monti “ha già tirato fuori l’Italia dagli scogli intaccando interessi acquisti – tassisti, farmacisti, lavoratori ferroviari – per migliorare la competizione e rinnovare la vitalità economica. Istituendo quelle riforme ha mostrato grande coraggio, soprattutto in un paese in cui i leader si sono troppo spesso dimostrati in debito nei confronti di potenti lobby”. Meriti grossi, forse immeritati, per il professor Monti, visto che le liberalizzazioni di cui parla Summers non si sono ancora visti e i vecchi leader, più che alle lobby, forse rispondevano a interessi personalissimi.
Sembra continuare, dunque, la “sbornia” americana per Mario Monti. Sarà contento il premier, che per una sera si sentirà una star e un giorno potrà dire ai nipoti: “In quella lista Angelina Jolie e Madonna non c’erano. Io sì”.
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Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.