"Lo spazio - dice Riccardo Nuti, candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle - è stata concessa a un'altra manifestazione per la quale non risulta nessuna richiesta al Comune, cosa che invece noi abbiamo regolarmente fatto"
La richiesta di occupazione di suolo pubblico da parte dei rappresentati della lista “Movimento 5 stelle Palermo” era stata inoltrata agli uffici comunali a fine marzo, e – dicono i richiedenti – “ci era stata data una conferma ufficiosa”. Poi, però, ieri è arrivato il diniego, questo sì ufficiale.
La decisione è stata presa dalla Sovrintendenza che nega l’ok per l’allestimento del palco dove sarebbe dovuto salire Grillo e numerosi artisti locali. Nuti è esterrefatto: “Mi hanno chiamato sostenendo che tra il 29 aprile e il primo maggio lì si svolgerà un altro evento. Così – prosegue l’apirante primo cittadino – abbiamo contattato lo sportello unico associato per le attività produttive comunale (l’unico che concede o meno gli spazi pubblici, ndr) che ha negato di aver ricevuto richieste per quella piazza in quei giorni”.
Al Movimento è stata proposta una soluzione di ripiego, con il dirottamento del comico e del popolo Cinque Stelle in una piazza vicina, probabilmente piazza Croce. Anche qui però mancano le conferme. Da Nuti e compagni arriva il categorico rifiuto: “E’ la terza volta che l’esibizione di Beppe viene spostata all’ultimo minuto. La prima nel 2008, poi l’anno successivo, quando lo spazio pubblico gli venne negato il giorno stesso del comizio concedendo l’uso di un altro luogo, con la conseguenza che molti simpatizzanti sono rimasti spiazzati e hanno disertato l’appuntamento”.
“Questa volta, non ci daremo per vinti – promettono – La piazza deve essere concessa a chi ha le carte a posto. E al momento quelli siamo solo noi”. L’ennesimo disco rosso a Grillo, intanto, fa gridare al complotto gli attivisti del Movimento: “Evidentemente cominciamo a fare davvero paura”.
Un altro caso simile a Feltre (Belluno), dove in questi giorni il Comune ha dato il via libera al comico per l’uso della piazza, salvo poi rifiutarsi, in un primo momento, di concedere l’allacciamento alla corrente elettrica. I grillini non si erano dati per vinti e per questa domenica si erano attrezzati perchè Grillo tenesse comunque il suo discorso utilizzando dei generatori per dare energia all’impianto di amplificazione. Il sindaco leghista Gianvittore Vaccari aveva passato la palla agli uffici che avevano risposto che la mancata autorizzazione era da attribuirsi alla decisione della Prefettura. Il candidato del movimento Riccardo Sartor ha poi ricevuto nel pomeriggio di mercoledì scorso il via libera del Municipio anche per l’allacciamento alla rete elettrica.
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