Un vero putiferio. E’ scoppiato negli ultimi giorni a Parigi, in pieno clima elettorale: domanisi vota al primo turno delle presidenziali. Ebbene, in questo contesto Eurex, filiale del gruppo tedesco Deutsche Boerse, specializzata nei derivati, ha pensato bene di lanciare un nuovo prodotto: un future sui titoli di Stato francesi, in una fase di forte tensione sui mercati per il debito sovrano di Parigi. Uno strumento per speculare su questi bond? O addirittura, come pretendono diversi operatori, il modo per attirare nuova liquidità su quei titoli?
Il nuovo future si chiama Foat e riguarderà proprio gli Oat, i bond dello Stato francese. Sarà disponibile già da oggi, lunedì. I futures, come tutti i derivati, nascono da un buon proposito, ma possono rapidamente degenerare in un’arma speculativa incontrollabile. Vengono utilizzati spesso nel settore delle materie prime. Permettono, ad esempio, a un coltivatore di grano di fissare il prezzo futuro di vendita del suo prodotto, quello al momento del raccolto. O consentono a un imprenditore di determinare in anticipo le quotazioni delle commodities di cui si deve rifornire. Per l’investitore, invece, si tratta di una scommessa sulla crescita o la flessione di quel grano o di quelle materie prime. O del valore di altri beni o titoli finanziari.
Ma è anche un’arma a doppio taglio, come hanno dimostrato le vicissitudini dei mercati finanziari degli ultimi tempi. Insomma, i futures, questi contratti a termine, possono accrescere la tensione sulla quotazione della materia prima o del titolo di Stato di cui sono oggetto. Visti i tempi, era proprio il caso di introdurne adesso sul debito francese? Ora che anche lo spread degli Oat decennali rispetto ai Bund tedeschi sta lievitando? Vicino allo zero fino a un anno fa, negli ultimi giorni ha ricominciato a salire, portandosi sopra i 120 punti, e dopo aver sfiorato i 200 in novembre. Non solo: man mano che la scadenza elettorale si avvicina e che il socialista François Hollande resta il favorito contro Nicolas Sarkozy, crescono sui mercati i timori per un candidato considerato poco amico della finanza. Quale migliore occasione per speculare…
Jean-Pierre Jouyet, presidente dell’Amf, l’Autorità dei mercati finanziari (equivalente della nostra Consob), ha subito messo le mani avanti, sottolineando che Eurex è una società privata. E che il suo organismo non può fare niente contro il future. Ma ha precisato che “il momento per lanciare il nuovo strumento è inopportuno a causa delle presidenziali”. “E poi rappresenta in ogni caso un messaggio negativo – ha aggiunto – perché sottintende che esista un rischio sugli Oat, dato che permette di garantirsi contro le oscillazioni dei nostri titoli di Stato”. “Ma che coincidenza – ha osservato il banchiere d’affari Marc Fiorentino – Tredici anni dopo la scomparsa di uno strumento equivalente sui bond francesi, eccone di nuovo uno a una settimana dalle presidenziali. Così tutti gli investitori del mondo potranno speculare sui bond francesi facilmente e a costi bassi. La ‘Finanza’ si prepara alla guerra contro François 2″. Riferendosi a Hollande.
In effetti fino agli anni 90 un future sugli Oat esisteva. Ma poi era stato eliminato. E finora chi voleva “giocare” sulle fluttuazioni degli Oat aveva a disposizione altri derivati, i Cds (credit default swaps), o la possibilità di vendere allo scoperto. Ma si tratta in entrambi i casi di attività più complesse e tecniche. Con il nuovo future, invece, diviene tutto più facile. Intanto molti operatori di Borsa puntano il dito contro l’esagerazione di tante polemiche: in realtà il future, offrendo a suo modo una garanzia, potrebbe attirare nuova liquidità sui bond francesi. E rivelarsi un vantaggio anti-speculazione. Non solo: prodotti di questo tipo esistono già sul debito sovrano tedesco e addirittura su quello italiano. Ma proprio quelli sui nostri Btp hanno contribuito ad alimentare la speculazione quando lo spread andava alle stelle. Anche negli ultimi giorni.
Nel campo politico, intanto, al riguardo si è fatto sentire Hollande. Secondo lui, “le autorità tedesche dovrebbero annullare l’introduzione di questo future”, perché “incoraggia la speculazione contro il nostro Paese”. Una giornalista ha specificato che Berlino non può farlo. E lui ha ribattuto: “E’ la prova della sfida che ci attende a livello europeo. Altrimenti, cosa dobbiamo fare, lasciare la speculazione correre liberamente?”. Imporre nuovi limiti alla finanza è uno degli obiettivi del politico socialista. Quanto a Marine Le Pen, candidata del Front National, ha detto di intravedere nella novità lo zampino “di un fascismo dorato, una potenza organizzata dalle grandi banche e dai mercati”. Intanto, il via libera al nuovo strumento finanziario è già stato da.
Zonaeuro
Debito francese, un nuovo derivato per scommettere sul dopo Sarkozy
Finora speculare sui titoli di Stato di Parigi era molto difficile, ma alla vigilia delle presidenziali arriva il future Foat: aumenterà la liquidità facendo scendere i rendimenti o semplicemente diventerà un'arma in più a disposizione degli speculatori che si preparano a colpire il Paese se vince Hollande?
Il nuovo future si chiama Foat e riguarderà proprio gli Oat, i bond dello Stato francese. Sarà disponibile già da oggi, lunedì. I futures, come tutti i derivati, nascono da un buon proposito, ma possono rapidamente degenerare in un’arma speculativa incontrollabile. Vengono utilizzati spesso nel settore delle materie prime. Permettono, ad esempio, a un coltivatore di grano di fissare il prezzo futuro di vendita del suo prodotto, quello al momento del raccolto. O consentono a un imprenditore di determinare in anticipo le quotazioni delle commodities di cui si deve rifornire. Per l’investitore, invece, si tratta di una scommessa sulla crescita o la flessione di quel grano o di quelle materie prime. O del valore di altri beni o titoli finanziari.
Ma è anche un’arma a doppio taglio, come hanno dimostrato le vicissitudini dei mercati finanziari degli ultimi tempi. Insomma, i futures, questi contratti a termine, possono accrescere la tensione sulla quotazione della materia prima o del titolo di Stato di cui sono oggetto. Visti i tempi, era proprio il caso di introdurne adesso sul debito francese? Ora che anche lo spread degli Oat decennali rispetto ai Bund tedeschi sta lievitando? Vicino allo zero fino a un anno fa, negli ultimi giorni ha ricominciato a salire, portandosi sopra i 120 punti, e dopo aver sfiorato i 200 in novembre. Non solo: man mano che la scadenza elettorale si avvicina e che il socialista François Hollande resta il favorito contro Nicolas Sarkozy, crescono sui mercati i timori per un candidato considerato poco amico della finanza. Quale migliore occasione per speculare…
Jean-Pierre Jouyet, presidente dell’Amf, l’Autorità dei mercati finanziari (equivalente della nostra Consob), ha subito messo le mani avanti, sottolineando che Eurex è una società privata. E che il suo organismo non può fare niente contro il future. Ma ha precisato che “il momento per lanciare il nuovo strumento è inopportuno a causa delle presidenziali”. “E poi rappresenta in ogni caso un messaggio negativo – ha aggiunto – perché sottintende che esista un rischio sugli Oat, dato che permette di garantirsi contro le oscillazioni dei nostri titoli di Stato”. “Ma che coincidenza – ha osservato il banchiere d’affari Marc Fiorentino – Tredici anni dopo la scomparsa di uno strumento equivalente sui bond francesi, eccone di nuovo uno a una settimana dalle presidenziali. Così tutti gli investitori del mondo potranno speculare sui bond francesi facilmente e a costi bassi. La ‘Finanza’ si prepara alla guerra contro François 2″. Riferendosi a Hollande.
In effetti fino agli anni 90 un future sugli Oat esisteva. Ma poi era stato eliminato. E finora chi voleva “giocare” sulle fluttuazioni degli Oat aveva a disposizione altri derivati, i Cds (credit default swaps), o la possibilità di vendere allo scoperto. Ma si tratta in entrambi i casi di attività più complesse e tecniche. Con il nuovo future, invece, diviene tutto più facile. Intanto molti operatori di Borsa puntano il dito contro l’esagerazione di tante polemiche: in realtà il future, offrendo a suo modo una garanzia, potrebbe attirare nuova liquidità sui bond francesi. E rivelarsi un vantaggio anti-speculazione. Non solo: prodotti di questo tipo esistono già sul debito sovrano tedesco e addirittura su quello italiano. Ma proprio quelli sui nostri Btp hanno contribuito ad alimentare la speculazione quando lo spread andava alle stelle. Anche negli ultimi giorni.
Nel campo politico, intanto, al riguardo si è fatto sentire Hollande. Secondo lui, “le autorità tedesche dovrebbero annullare l’introduzione di questo future”, perché “incoraggia la speculazione contro il nostro Paese”. Una giornalista ha specificato che Berlino non può farlo. E lui ha ribattuto: “E’ la prova della sfida che ci attende a livello europeo. Altrimenti, cosa dobbiamo fare, lasciare la speculazione correre liberamente?”. Imporre nuovi limiti alla finanza è uno degli obiettivi del politico socialista. Quanto a Marine Le Pen, candidata del Front National, ha detto di intravedere nella novità lo zampino “di un fascismo dorato, una potenza organizzata dalle grandi banche e dai mercati”. Intanto, il via libera al nuovo strumento finanziario è già stato da.
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Milano, 17 mar. (Adnkronos Salute) - Bergamo, 18 marzo 2020: una lunga colonna di camion militari sfila nella notte. Sono una decina in una città spettrale, le strade svuotate dal lockdown decretato ormai in tutta Italia per provare ad arginare i contagi. A bordo di ciascun veicolo ci sono le bare delle vittime di un virus prima di allora sconosciuto, Sars-CoV-2, in uscita dal Cimitero monumentale.
Quell'immagine - dalla città divenuta uno degli epicentri della prima, tragica ondata di Covid - farà il giro del mondo diventando uno dei simboli iconici della pandemia. Il convoglio imboccava la circonvallazione direzione autostrada, per raggiungere le città italiane che in quei giorni drammatici accettarono di accogliere i defunti destinati alla cremazione. Gli impianti orobici non bastavano più, i morti erano troppi. Sono passati 5 anni da quegli scatti che hanno sconvolto l'Italia, un anniversario tondo che si celebrerà domani. Perché il 18 marzo, il giorno delle bare di Bergamo, è diventato la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus.
La ricorrenza, istituita il 17 marzo 2021, verrà onorata anche quest'anno. I vescovi della regione hanno annunciato che "le campane di tutti i campanili della Lombardia" suoneranno "a lutto alle 12 di martedì 18 marzo" per "invitare al ricordo, alla preghiera e alla speranza". "A 5 anni dalla fase più acuta della pandemia continuiamo a pregare e a invitare a pregare per i morti e per le famiglie", e "perché tutti possiamo trovare buone ragioni per superare la sofferenza senza dimenticare la lezione di quella tragedia". A Bergamo il punto di partenza delle celebrazioni previste per domani sarà sempre lo stesso: il Cimitero Monumentale, la chiesa di Ognissanti. Si torna dove partirono i camion, per non dimenticare. Esattamente 2 mesi fa, il Comune si era ritrovato a dover precisare numeri e destinazioni di quei veicoli militari con il loro triste carico, ferita mai chiusa, per sgombrare il campo da qualunque eventuale revisione storica. I camion che quel 18 marzo 2020 partirono dal cimitero di Bergamo furono 8 "con 73 persone, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con 8 defunti".
E la cerimonia dei 5 anni, alla quale sarà presente il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, sarà ispirata proprio al tema della memoria e a quello della 'scoperta'. La memoria, ha spiegato nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Bergamo, "come atto necessario per onorare e rispettare chi non c'è più e quanto vissuto". La scoperta "come necessità di rielaborare, in una dimensione di comunità la più ampia possibile, l'esperienza collettiva e individuale che il Covid ha rappresentato".
Quest'anno è stato progettato un percorso che attraversa "tre luoghi particolarmente significativi per la città": oltre al Cimitero monumentale, Palazzo Frizzoni che ospiterà il racconto dei cittadini con le testimonianze raccolte in un podcast e il Bosco della Memoria (Parco della Trucca) che esalterà "le parole delle giovani generazioni attraverso un'azione di memoria". La Chiesa di Ognissanti sarà svuotata dai banchi "per rievocare la stessa situazione che nel 2020 la vide trasformata in una camera mortuaria". Installazioni, mostre fotografiche, momenti di ascolto e partecipazione attiva, sono le iniziative scelte per ricordare. Perché la memoria, come evidenziato nella presentazione della Giornata, "è la base per ricostruire".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Vogliamo il pilastro europeo dell'Alleanza atlantica e non lo delegheremo alla Francia e alla Gran Bretagna". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo. "Per avere i granai pieni -ha aggiunto- bisogna avere gli arsenali pieni, la difesa è la premessa della libertà e della democrazia".
Bruxelles, 18 mar. - (Adnkronos) - Le sedici aziende dell’Alleanza “Value of Beauty”, lanciata a febbraio 2024, hanno presentato a Bruxelles uno studio commissionato a Oxford Economics sull’impatto socioeconomico del settore. Il Gruppo L’Oréal, Kiko Milano, Beiersdorf, Iff, e altri grandi marchi dell’industria vogliono inserirsi nello spiraglio aperto dalla Commissione europea per favorire la semplificazione normativa in vari ambiti, e per chiedere un dialogo strategico sul futuro del settore, come già successo per agricoltura e automotive.
Il settore guarda con attenzione alle proposte su una legge europea vincolante per le biotecnologie e alla strategia per la bioeconomia, che la Commissione si impegna a presentare entro la fine dell’anno. Ma guarda con attenzione anche agli sviluppi nelle relazioni commerciali in Occidente alla luce della recente entrata in vigore dei dazi di Washington sull’import dall’Unione europea.
“Cinque delle sette più grandi aziende del settore hanno la loro sede nell’Ue”, ha sottolineato l’amministratore delegato del Gruppo L’Oréal, Nicolas Hieronimus.
A Bruxelles i sedici membri dell’Alleanza chiedono politiche per la produzione sostenibile di ingredienti e la formazione di personale per sbloccare il potenziale del settore. Un aspetto legato, secondo l’amministratore delegato di Kiko Milano, Simone Dominici, all’impatto positivo che la cura del corpo e dell’estetica ha sull’autostima e sulla salute mentale dei consumatori. Aspetti non trascurati dallo studio dell’Oxford Economics presentato all’ombra dei palazzi delle istituzioni europee. Il rapporto mostra che la spesa dei consumatori nell’Ue per i prodotti di bellezza e cura della persona ha superato i 180 miliardi di euro e dato lavoro a oltre tre milioni di persone, un numero che supera il totale della forza lavoro presente in 13 Stati membri dell’Ue. Troppi anche gli oneri per l'industria della cosmetica che rendono necessaria una revisione della direttiva sulle acque reflue. Forte dei 496 milioni di euro generati ogni giorno e dei 3,2 milioni di posti di lavoro, la cordata dei grandi nomi dell’industria della bellezza chiede che tutti i settori che contribuiscono ai microinquinanti nelle acque siano ritenuti responsabili, in linea con il principio “chi inquina paga”.
I riflettori dell’Alleanza, che guarda anche agli interessi di tutti gli attori della filiera - dagli agricoltori ai vetrai, importanti nella catena del valore quanto le case di fragranze - sono rivolti in primis sull’attesa revisione del regolamento Reach (Regulation on the registration, evaluation, authorisation and restriction of chemicals), che regolamenta le sostanze chimiche autorizzate e soggette a restrizione nell’Unione europea. L’Alleanza chiede che a questa iniziativa, annunciata nel 2020 come parte del pacchetto sul Green deal, si aggiunga anche una revisione del regolamento sui prodotti cosmetici.
L’appello ha come obiettivo la riduzione degli oneri amministrativi e lo stimolo all'innovazione, senza sacrificare l’approccio basato sul rischio per la salute e la responsabilità per la tutela dell’ambiente. Trasmette ottimismo l’iniziativa della Commissione di considerare delle esenzioni per alcune imprese colpite dalla direttiva della diligenza dovuta che imponeva oneri considerati sproporzionati alle piccole e medie imprese, la colonna portante del settore.
“Vogliamo impiegare più tempo alla sostenibilità, piuttosto che alla rendicontazione amministrativa”, è stato l’appello degli amministratori delegati durante la conferenza stampa che ha preceduto gli incontri istituzionali al Parlamento europeo, tra cui quello con la presidente dell’istituzione, Roberta Metsola. Lo studio presentato dimostra che una parte consistente della cura per la sostenibilità ambientale passa anche dalla cosmetica. L’Oréal ha già annunciato che entro il 2030 il 100% della plastica utilizzata nelle confezioni sarà ottenuta da fonti riciclate o bio-based.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Mandare soldati in Ucraina mentre ci sono i bombardamenti è una pazzia e l'Italia non farà questa scelta". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Gli inglesi sono usciti dall'Europa e adesso ci convocano una volta a settimana, facessero domanda per rientrare nell'Unione europea". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Dei Servizi segreti non si parla nell'Autogrill, si parla nel Copasir, io all'Autogrill ci vado a comprare il panino". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Da oggi sono autorizzato a dire che la Meloni non smentisce l'utilizzo di intercettazioni preventive nei confronti di un giornalista che attacca il Governo. È una cosa enorme, che ha a che fare con la dignità delle Istituzioni. Se non vi rendete conto che su questa cosa si gioca il futuro della libertà, allora sappiate che c'è qualcuno che lascia agli atti questa frase, perchè quando intercetteranno voi, in modo illegittimo, con i trojan illegali, saremo comunque dalla vostra parte per difendere il vostro diritto di cittadini, mentre voi oggi vi state voltando dal'altra parte". Lo ha affermato Matteo Renzi nella sua dichiarazione di voto sulle risoluzioni sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
"Giorgia Meloni va al Consiglio europeo senza una linea, senza sapere da che parte stare, senza aver avuto il coraggio di rispondere a quella frase che lei stessa aveva detto: 'come diceva Pericle la felicità consiste nella libertà e la libertà dipende dal coraggio'. Se la felicità e la libertà dipendono dal coraggio, Giorgia Meloni -ha concluso l'ex premier- non è felice, non è libera".