Tensione fuori dal Teatro Nuovo all'uscita dei ministri. I manifestanti, perlopiù studenti e Cobas, gridano "vergogna" e prendono di mira le auto blu. Brevi scontri con la polizia. La titolare del Lavoro: "Le famiglie investano sull'istruzione dei figli, non solo sull'acquisto della casa"
Durante il percorso i manifestanti hanno anche formato barricate con i cassonetti dei rifiuti e le forze dell’ordine che sono intervenute con cariche di alleggerimento. Le tensioni si sono concluse dopo un breve inseguimento. A contestare i ministri fuori dal Teatro Nuovo c’erano anche militanti di Cobas e Usb, che hanno contestato Profumo e Fornero al grido di “vergogna, vergogna”.
Il ministro Fornero ha auspicato una rapida approvazione della riforma del lavoro in Parlamento, in più ha fatto un appello affinché ci siano “meno proteste e più spirito costruttivo”. Sul fronte dello sviluppo, ha aggiunto, “dobbiamo fare un esercizio di umiltà e di recupero di pazienza e di valori. Servono investimenti che richiedono risparmio e risparmio significa rinvio dei consumi da oggi a domani”. Fornero ha anche esortato le famiglie italiane a investire di più sull’istruzione dei figli, anche a costo di rinunciare all’acquisto della casa. ”Spesso farsi una casa è considerata una priorità rispetto a dare un adeguato capitale umano ai figli”, ha affermato, e “in molti casi si spingono i figli a trovarsi un lavoro per contribuire all’acquisto della casa”.Un tetto di proprietà sopra la testa “è certamente un valore importante”, ha concluso”, “ma bisogna anche considerare le priorità. Le case si possono lasciare ai figli ma conta di più una struttura di conoscenza e flessibilità mentale, un’adattabilità al cambiamento che solo la formazione può dare”.