Politica

Il lifting dei vecchi capibranco

Impantanati negli scandali, bocciati per aver portato il Paese alla miseria, così privi di credibilità da far rispondere un quasi unanime “Sì” alla domanda “vi piacerebbe sciogliere i partiti” (Servizio pubblico, 19-4-2012), i “Capibranco della politica” (Curzio Maltese, paragonandoli a vecchi babbuini) continuano, nel disinteresse generale, a rifondarsi, riaggregarsi e ribattezzarsi, sperando che la forma sostituisca i contenuti.

Il Pdl, corrotto bollito e sgradito, si chiamerà “Tutti per l’Italia” (minacciosa istigazione a emigrare) o “L’Italia per tutti” (cioè da spolpare in compagnia). La prossima sua multimiliardaria campagna elettorale ci aggredirà su supporto elettronico invece che con obsoleti libricini patinati. Fb, Twitter, Youtube, Flickr e chi più ne ha più ne abusa. Il personale politico verrà ampliato con opportuni innesti simbolici: fra i gli storici cialtroni brilleranno pool di industriali cool come l’inevitabile Montezemolo e professori profumati di montismo-tecnicismo che invece delle orge fanno i think-tank.

Accanto ai soliti famigli stipendiati dal capo fiorirà una “lista civica”, che fa tanto radical shock da società civile. “Dobbiamo innovare”, chioccia eccitata la Santanchè. Cambiare pelle. E lei, di lifting, se ne intende.

Il Fatto Quotidiano, 22 Aprile 2012