Rosi Mauro tornerà domani a presiedere l’aula del Senato, ma lascerà il suo incarico di ‘vicario’. Ad annunciarlo è stato Renato Schifani durante la registrazione di Porta a Porta. L’ex dirigente leghista non è sfiduciabile in quanto”non si è macchiata, nel suo ruolo di vicepresidente vicario, di inadeguatezza”.
“Avevo anticipato che questa situazione avrebbe avuto termine e avrà termine domani. La vicepresidente Mauro con grande senso di responsabilità ha rimesso nelle mie mani il suo incarico di vicepresidente vicario. E io mi sono riservato la decisione di accettare”, ha detto Schifani. Una scelta che reputa “responsabile e saggia, che contribuirà a preservare il buon nome delle istituzioni”.
E ha aggiunto che “domani la vicepresidente Mauro eseguirà il suo turno di presidenza”, ha poi aggiunto, sottolineando che “quando domani accetterò le sue dimissioni da vice presidente vicario del Senato, nominerò un nuovo vicario e lo nominerò tra gli altri vice presidenti già in carica”.
Alcuni giorni fa la Mauro, leader del Sindacato padano, è stata espulsa dal Consiglio federale del Carroccio insieme all’ex tesoriere Francesco Belsito, indagato a Milano e al centro dello scandalo che ha travolto il partito. Schifani è poi intervenuto anche sulla riforma dei finanziamenti ai partiti a cui le forze politiche devono pensare “immediatamente”, ovvero prima dell’estate, perché “disciplinare questa materia è di primaria importanza e poi manca la legge elettorale”. Il richiamo ai partiti è urgente “perché la valanga che rischia di arrivare è dietro la porta”. “Non voglio drammatizzare perché la situazione è drammatica di per sé e rischia di crollare tutto”. E ha dichiarato di temere un ostracismo verso l’ex premier visto che ”l’aggregazione tra i moderati dovrebbe essere naturale ma il non farla è frutto di qualche veto posto da qualcuno non tanto sul ruolo politico di Berlusconi ma sulla sua stessa presenza in politica”.