Torna la rubrica settimanale “Ti Amo Campionato” dopo il doveroso turno di stop per la morte di Piermario Morosini.

     Milan 1 – 1 Bologna

Berlusconi distrugge tutto ciò che tocca. Da quando ha iniziato a fare il Presidente del Consiglio, l’Italia è stata smembrata dalle fondamenta e ridotta in condizioni  economiche da far invidia allo Zimbabwe; quando poi è tornato alla tv, gli ascolti e gli introiti di Mediaset si sono dimezzati e ora che è di nuovo presidente del Milan, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il club rossonero ha perso la Coppa Italia, è uscito dalla Champions League e si sta scucendo da solo lo scudetto dalla maglia a vantaggio della Juventus. Ibrahimovic sembra destinato a perdere il suo record di scudetti consecutivi con 4 squadre diverse, non escludiamo un trasferimento lampo in maglia bianconera prima della fine del campionato per poter festeggiare anche quest’anno.

 

Fiorentina 0 – 0 Inter

Grazie a questo incontro ho dormito come non facevo da anni, non perché la partita fosse noiosa sia chiaro, ma piuttosto perché era qualcosa di simile al cinema avanguardista polacco, la colpa è mia che non l’ho capita, però l’ho guardata per fare il figo nei “salotti bene”. C’è poco altro da dire su questa partita troppo “alta” per la mia cultura, se volete un’analisi più approfondita chiamate Nanni Moretti.

Genoa 1 – 4 Siena

Allo stadio Marassi di Genova si respira aria di rivoluzione. In principio furono i tifosi serbi accorsi per assistere alla partita Italia-Serbia di due anni fa, ieri invece ad assediare i giocatori interrompendo la partita per 40 minuti, sono stati i padroni di casa genoani. Con la loro squadra sotto di 4 gol ed a un punto dalla retrocessione, alcuni tifosi hanno iniziato a lanciare fumogeni in campo chiedendo ai loro giocatori di togliere la maglia che stavano disonorando. I giocatori, uomini di gran coraggio, l’hanno tolta subito piegandola meglio di una commessa. Uno di loro però ha avuto il coraggio di ribellarsi, trattasi di Giuseppe Sculli da Reggio Calabria il quale avrebbe detto ai giornalisti a bordocampo “Vabbè togliersi la maglia ma piegarla spetta alle femmine”. E così armato di coraggio e sfacciataggine, è andato sotto la curva a mediare con il capo ultras. I due hanno parlottato per minuti, durante i quali Sculli ha esposto i motivi del suo rifiuto e sembra che l’ultras abbia annuito confidandogli: “hai ragione, si comincia piegando una maglietta per scherzo e poi si diventa froci per davvero”

Juventus 4 – 0 Roma

All’ottavo minuto del primo tempo la Juventus era già in vantaggio per due reti a zero. La partita è poco altro, il terzo gol arriva su calcio di rigore guadagnato da Claudio “Thorpe” Marchisio, che non fa assolutamente nulla per evitare la gamba di Stekelenburg, anzi un po’ la cerca. D’altronde si sa, Marchisio è come la Lega Nord, durante l’inno, prima di Italia Svizzera canta ridendo “Roma ladrona” e poi per non essere da meno ruba anche lui come Roma. La cosa preoccupante è la dirigenza della Roma, incurante manco fosse la Fornero, del numero esponenziale di tifosi romanisti che vanno in analisi con un ricorrente incubo notturno: “la difesa imbucata per vie centrali”. Il progetto Roma è l’omologo calcistico della Salerno-Reggio Calabria, grandi parole, grandi sogni ma per ogni passo o chilometro in avanti, ce ne sono sempre 4 indietro da rifare. *La Juventus ha ormai lo scudetto cucito sulla propria maglia, sarà sicuramente un evento ricordato da moltissime persone, sembra infatti, sia ben il terzo che vincono meritatamente . Le mie più sincere congratulazioni, innalzerò un calice al vostro grande successo.

*Attenzione l’ultima riga di questo articolo ha uno scopo puramente iettatorio, l’autore di questo pezzo è stato accusato di essere milanista, interista, napoletano, romanista e persino juventino. Una di queste sarà pur vera, o no?  Vi consigliamo quindi di ricorrere al più antico metodo “antiettatorio” maschile.

Buon Calcio a tutti.

 Matteo Pontes

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