A Libero l’importante è essere liberi. Non solo liberi da equazioni, frazioni, moltiplicazioni ma perfino dalle più banali addizioni e sottrazioni. Liberi di scrivere che 2+2 fa 5 o che il nuovo partito del trapiantato pilifero prenderebbe il 40% dei voti. La lettura di Libero il 25 aprile è una vera Festa della Liberazione dai Numeri.
Prendiamo il caso dei lavoratori rimasti senza pensione pur essendo già usciti dal lavoro: l’articolo integrale di Antonio Castro dice che sono 65mila e, “secondo i conti ufficiali forniti dall’Inps nei prossimi quattro anni saranno 130mila”, totale (secondo le mie nipotine pesaresi) 195mila. Il sottotitolo dell’articolo dice però: “Pasticcio esodati: il ministro ha lasciato senza lavoro 300mila persone”, il che si presta a due osservazioni: primo che 195mila non è 300mila (c’è una differenza di più di un terzo) e, secondo, la Fornero non ha lasciato senza lavoro proprio nessuno: caso mai li ha lasciati senza pensione, che non è proprio la stessa cosa.
Il titolo dell’articolo, poi, dice che “Il “buco” della Fornero ci costerà 15 miliardi” ma l’articolo inizia “Dieci miliardi. Forse di più, di sicuro non di meno.” Di nuovo, fra 10 e 15 c’è una differenza di un terzo, il che non sono spiccioli.
Ma dove la liberazione vola più in alto (“nel Blu dipinto di Blu…”) è nelle previsioni sulle sorti del nuovo partito di cui si vocifera da qualche giorno; ecco come Libero titola: “Il nuovo partito di Berlusconi: Forza Italia bis da 40% dei voti”. Belin!, direbbe Grillo da Genova. Mica scherzi: secondo l’articolo “un movimento leggero, poco “politico”, raccoglierebbe il 74% dei favori degli elettori del Pdl e addirittura il 40% dei voti in assoluto”. Ora, siccome gli elettori del Pdl nell’anno irripetibile 2008 erano il 37% dei voti validi, le mie nipotine pesaresi in spiaggia direbbero che il 74% di loro fa il 27,66%, biglia più, biglia meno. Un 27,66% che sta tanticchia distante dal 40% anche immaginando che il Forza Italia bis si inghiotta tutti gli elettori di Casini, i sostenitori di Fini e una buona parte degli schifati dalla politica (che dovrebbero miracolosamente dimenticare chi ci ha condotti alla situazione attuale).
E’ curioso, però, che la differenza nei calcoli anche all’interno di questo articolo sia di nuovo circa un terzo: (40 diviso 3 fa 13,33 e 40 meno 13,33 fa appunto 27,66).Conclusione: a Libero hanno dei problemi con le frazioni, speriamo che non aumentino di un terzo anche il Ferragosto, altrimenti il 15 agosto diventerebbe il 20 e tutte le ferie ne verrebbero scombinate.