Dopo le critiche di ieri del leader del M5S a Napolitano, oggi il segretario del Pd ha risposto al comico genovese, difendendo le parole del capo dello Stato. E Casini: "Grillo in Parlamento? Meglio, così passa dalle chiacchiere ai fatti e fa i conti con la realtà"
Ieri la critica di Beppe Grillo al capo dello Stato Giorgio Napolitano, oggi la presa di posizione del leader Pd Pier Luigi Bersani, che ha difeso a spada tratta quanto affermato dal Presidente della Repubblica. Con parole nette e precise. ”Ieri Napolitano ha detto cose puntuali e serissime. Grillo ha risposto con insulti, non si permetta” ha detto il segretario del Partito democratico nel pomeriggio di oggi a Como, dove è intervenuto per sostenere il candidato sindaco del centrosinistra Mario Lucini. ‘‘Grillo non si arrischi a dire cosa direbbero se tornassero i partigiani – ha proseguito Bersani – Loro saprebbero che cosa dire dell’Uomo Qualunque. I partigiani ci hanno dato una democrazia, una Costituzione che comprende l’articolo 49, che comprende i partiti, che devono ripulirsi e riformarsi ma che sono un’ossatura della democrazia“. Bersani, poi, è tornato sulla questione dei rimborsi elettorali: “Ho già detto: dimezziamo i finanziamenti, una condizione di pulizia e attenzione. Attenzione – ha concluso il segretario del Pd – non cederemo al qualunquismo: non per noi, ma perché l’Italia non può crearsi un futuro cercando scorciatoie“.
Sull’attivismo del leader del Movimento 5 Stelle oggi è intervenuto anche Pier Ferdinando Casini. ”Grillo? Meglio dentro che fuori il Parlamento – ha detto l’esponente di spicco dell’Udc – così passa dalle chiacchiere ai fatti e fa i conti con la realtà. Del resto – ha continuato Casini in Transatlantico – è capitato ad altri movimenti politici: sono arrivati pieni di aspettative e poi hanno fatto i conti la realtà dei fatti. Una realtà che se riuscirà a migliorare … tanto meglio”.