La verifica dovrà concludersi entro quarantacinque giorni. Incluse nel procedimento dall'autorità della concorrenza e del mercato anche Generali e Mediobanca. La settimana scorsa la Guardia di Finanza aveva sequestrato su ordine del gip di Milano il 20 percento delle quote della holding della famiglia Ligresti
Nuova grana per l’imprenditore Salvatore Ligresti. L’Antitrust ha deciso di avviare l’istruttoria sul progetto di integrazione tra Unipol gruppo finanziario e il Gruppo Premafin, di cui Ligresti è presidente onorario e la figlia Giulia Maria presidente e amministratore delegato, sospendendo contemporaneamente l’operazione che si progetta da mesi. A comunicare la decisione è lo stesso organo di vigilanza della concorrenza e del mercato. L’istruttoria dovrà concludersi entro quarantacinque giorni, fatto salvo il termine previsto per il rilascio del parere dell’Isvap, l’organo di vigilanza del settore assicurativo.
La sospensione, basata sull’articolo 17 della legge istitutiva dell’Antitrust, già applicato altre volte dalla stessa Autorità, è stata adottata al fine di evitare che i prossimi passaggi dell’operazione possano comportare effetti difficilmente reversibili sul capitale delle società coinvolte, non solo rispetto ad un eventuale divieto, ma anche con riferimento ad una eventuale autorizzazione con misure. Per l’Antitrust ugualmente si potrebbero determinare effetti difficilmente reversibili sui mercati rilevanti, suscettibili di alterare i rapporti concorrenziali tra gli operatori interessati, il gruppo Ugf, il Gruppo Premafin, nonchè l’integrità e l’autonomia delle società dei gruppi Unipol e Premafin. Per l’Antitrust la concentrazione tra il gruppo Unipol e il gruppo Premafin è suscettibile di determinare la creazione o il rafforzamento di una posizione dominante su diversi mercati relativi al settore assicurativo, sia della fase produttiva, in particolare per quel che concerne il ramo della Rc Auto, che della fase distributiva in 93 province, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza. Secondo l’Autorità l’operazione andrà esaminata anche alla luce dei legami (finanziari, azionari e personali) che si verranno a determinare tra Mediobanca ed il gruppo UGF/Premafin, da un lato e, dall’altro, dei legami che Mediobanca ha con Generali: occorre infatti valutare gli effetti della concentrazione anche in termini di rischio di disincentivo a competere da parte del gruppo Generali rispetto all’entità post concentrazione. Per questo l’Antitrust ha deciso di includere nel procedimento sia Mediobanca che Generali.
La scorsa settimana i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Milano hanno sequestrato, su ordine del gip e su richiesta della Procura di Milano, una quota pari al 20% delle azioni della Premafin Finanziaria Spa. I pm indagano su un’ipotesi di manipolazione del mercato: il valore del titolo sarebbe stato alterato tramite le partecipazioni detenute da enti controllati da trust di diritto estero, in modo da provocare un rigonfiamento del prezzo delle azioni. In sostanza i due fondi avrebbero acquistato quote Premafin per sostenere il titolo in Borsa. E per questo l’imprenditore siciliano è indagato.