Mario Monti è pienamente coinvolto nel fallimento diagnostico della crisi, e nel “Grand Plan” delle destre europee per smantellare le rigidità dell’offerta, “il modello sociale europeo” (Draghi), e per bloccare le politiche di stabilizzazione della domanda (il “Fiscal Compact” è pro-ciclico). Con la manovra di bilancio di fine 2011, ha fornito alla BCE l’occasione di “salvare l’Italia”; per ora. Ma da allora cavalca la polemica contro la “governance europea inadeguata” per disinnescarla: alla Germania ha chiesto liberalizzazioni, non reflazione; e un Fondo Salva Stati la cui irrilevanza – fosse stato anche di 1000 MLD- è sotto gli occhi di tutti. In Finlandia ha detto che “La priorità comune è la crescita, e la ricetta è chiara: riforme strutturali!”. Si prepara ora un’altra truffa mediatica incentrata sulla parola “crescita”: noi intendiamo redditi e occupazione, loro la “crescita potenziale” (non reale!). Tradotto vuol dire: liberalizzazioni e miseria.
Monti guadagna oltre un milione all’anno: può permettersi di inseguire il sogno di un’Europa “flessibile” e deflazionista; la gente comune, no. È urgente imprimere una svolta alla politica economica. Siamo anche noi liberisti ma, prima di tutto, patrioti.
PS.
Complimenti a Fassina e Bersani. Il vuoto lasciato dal PD sta portando i partiti a sinistra oltre il 27% ! Non solo suicidano l’Europa, anche se stessi! Chapeau alla coerenza! Monti & Merkel progettano di isolare Hollande, per disinnescarlo grazie a una manciata di Eurobond; evitando così di ridiscutere lo Statuto della BCE e il Fiscal Compact: la loro Europa. Il PD sosterrà lealmente questa strategia?
Presidente: lasci votare! Se il popolo deve finire in padella o nella brace, almeno che si scelga lui il suo destino; la situazione è del tutto nuova, rispetto al 2008. Nel 2013 la crisi sarà più grave e la coesione sociale al minimo: non l’ideale per un voto sereno. Il populismo chiederà l’uscita dall’Euro: e non si potrà più dare loro torto. Il tempo lavora contro la stabilità del sistema, e dei micro-sistemi sottostanti (famiglie, ecc.).