Il Governo non ha smantellato l’articolo 18, l’obiettivo deve essere però quello di distribuire protezione su una platea più vasta di lavoratori. Questo il senso dell’intervento del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, a Torino per un convegno organizzato dall’Udc su Welfare e crisi. A proposito dell’articolo 18 il ministro ha commentato: “Forse è vero che stiamo togliendo qualcosa, stiamo togliendo una garanzia che attribuiva al giudice la possibilità di reintegrare il lavoratore licenziato”. Ma, aggiunge, “noi non abbiamo smantellato l’articolo 18 ma abbiamo cercato di fare un ragionamento sul fatto che c’è un’area che fa impresa, che può avere in certi momenti un motivo economico vero per licenziare le persone e indennizzarle economicamente senza che intervenga il giudice che le fa reintegrare”.

Fornero ha aggiunto che questo “non è sottrarre una protezione in quanto questa protezione era limitata ad una cittadella di lavoratori, ma i giovani ne sono in gran parte fuori, come anche le donne. Il nostro obiettivo – ha concluso – è distribuire meglio la protezione su una platea più vasta di lavoratori”.

Il ministro del Welfare ha poi parlato degli interventi sul sistema previdenziale. “E’ necessario – ha sostenuto il ministro – separare l’assistenza dalla previdenza. Il sistema di previdenza pubblico deve essere trasparente; prima che fosse introdotto il metodo contributivo non lo era e vi erano tanti privilegi. Se lo Stato pensa solamente a dare una pensione generosa a tutti, l’unico modo è la tassazione. Ma occuparsi di chi ha meno è compito dell’assistenza e questa la si fa pagandola con tasse che devono essere necessariamente progressive. I contributi versati sul lavoro, invece, sono proporzionali”. Secondo il ministro, “questo è lo spirito della riforma delle pensioni che, con la sua durezza, incoraggia la trasparenza e il lavoro”.

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