“Un vecchio, un pezzo di merda e basta… un culo flaccido”. E’ lo sfogo amaro di Nicole Minetti, consigliera regionale lombarda e ospite delle feste ad Arcore, con la segretaria Clotide Strada. E’ il gennaio del 2010 e la bella ex soubrette, imputata nel processo Ruby bis per induzione e favoreggiamento della prostituzione insieme a Lele Mora e l’ex direttore del Tg4 Emilio Fede, parla al telefono senza freni, ascolta consigli, prepara strategie per vendicarsi in qualche modo del fatto che Silvio Berlusconi non l’abbia difesa dopo l’esplosione dello scandalo. “Mi ha tirato nei casini…” mormora la Minetti che confessa alla Strada di aver coperto l’ex presidente del Consiglio “gli ho parato il culo … e non si può permettere di fare così”. (Primo file audio)
La devozione nei confronti del Cavaliere le avrebbe impedito anche di denunciare Paolo Guzzanti, giornalista senatore Pdl a un certo punto entrato in collisione con il partito, autore del libro Mignottocrazia che dedica un intero capitolo alla vicenda Ruby. In quel capitolo secondo Nicole Minetti ci sarebbero una foto falsa e una ricostruzione dei fatti del 27 e 28 maggio del 2010 (quando la minorenne Ruby fu portata in Questura a Milano e Berlusconi chiamò da Parigi perché fosse rilasciata, ndr) diversa dalla realtà. La consigliera, eletta nelle liste del Pdl, spiega di non aver affidato la marocchina alla prostituta brasiliana, Michelle, che poi l’avrebbe picchiata e fatta prostituire, ma esita a procedere nei confronti di Guzzanti perché tra il senatore e il Cavaliere ci sarebbe stato un riavvicinamento, anzi Berlusconi sarebbe stato pronto a pagare pur di ottenere il voto di fiducia del 14 dicembre 2010. (Secondo file audio)
Nicole appare anche amareggiata per il fatto che il leader non la chiama più, non si fa più sentire. La giovane ex igienista dentale fa un punto di orgoglio del fatto di aver deciso di non telefonare anche per non correre il rischio di essere ignorata come avvenuto ad altre ragazze. Le due donne infatti parlano della nuova fiamma di Mister B. Katerina Knezevic, ex miss Montenegro, poco più che diciottenne. “L’ho vista – dice Nicole alla segreteria – è una zingara, una scappata di casa…”, ma è il tipo di quelle che piacciono “a lui” sottolinea l’altra. (Terzo file audio)
Ma come far capire a Berlusconi che si sta comportando male con una persona che si è comportata sempre “come una signora” con lui? Due le vie. La prima una intervista al settimanale “Vanity Fair” in cui mandare un messaggio preciso e cioè di non essere stata tutelata e difesa in un momento molto difficile; la seconda via appare quello dello scontro diretto, parlare a muso duro e a viso aperto della delusione di non essere stata trattata come si meritava. La Strada ribadisce più volte la differenza tra la consigliera e le altre: l’intelligenza, la preparazione. E poi comincia a snocciolare una serie di consigli su come svicolarsi dal Presidente, su come fare per diventare indipendenti. Del resto dice saggiamente “L’uomo non è eterno…L’uomo ti usa…”. (File quattro e cinque)
La proposta della segretaria sembra brillante; accettare la corte politica e forse non solo quella di Davide Boni, consigliere regionale della Lega ed ex presidente del consiglio regionale lombardo dopo aver ricevuto un avviso di garanzia per corruzione che sembrerebbe aver avvicinato Nicole Minetti per proporre una qualche ruolo all’interno del Carroccio. “E’ un animale politico…” commenta la Strada e poi si la Lega non fa come gli altri ovvero piazzare belle ragazze in posti chiave della politica. Le due donne pensano che sia meglio allontanarsi da Berlusconi che del resto appare indifferente al destino delle donne che gli sono state vicine e per questo nella conversazione vengono citate due signore, ex ministre del precedente governo, Mara Carfagna e Stefania Prestigiacomo. (File sei e sette)