Il cadavere di un giovane migrante è stato trovato stamattina sulla spiaggia Pisciotto di Licata (Agrigento). Era a bordo di un barcone con decine di extracomunitari giunto sulle coste siciliane. Sarebbe morto dopo essersi tuffato in acqua per tentare di raggiungere la riva. Sono stati rintracciati una ventina di migranti che hanno raccontato a polizia e carabinieri che a bordo vi erano circa 80 persone. Hanno anche affermato di essere di nazionalità egiziana e tunisina. Le forze dell’ordine stano setacciando la zona.
L’immigrato trovato morto ha circa 30 anni. Una prima ispezione cadaverica confermerebbe il decesso per annegamento. I circa 80 extracomunitari che erano sul barcone sarebbero stati lasciati in nottata sotto costa dagli scafisti che hanno poi ripreso il largo. Tutti sarebbero riusciti a raggiungere la riva a nuoto. Venti i profughi già intercettati dalla polizia che hanno riferito i dettagli dello sbarco: tra questi anche otto minori che hanno detto di essere egiziani. Sono in corso battute nella zona per rintracciare gli altri fuggitivi.
Si tratta del secondo sbarco nel giro di tre giorni nell’Agrigentino. Il 25 aprile, 30 magrebini sono approdati a bordo di un peschereccio che si è arenato sulla spiaggia di Castellaccio, a Palma di Montechiaro.