Il segretario del Pdl Angelino Alfano lancia dai microfoni del Tg4 un’iniziativa simile allo sciopero fiscale proposto da Maroni: “L’imprenditore che ha dei crediti con lo stato non paghi le tasse per la stessa cifra. Altrimenti che Equitalia è. Un’agenzia di riscossione efficientissima nel riscuotere, a fronte di una stato lentissimo nel pagare”. Poi l’ex ministro della Giustizia invita il governo ad applicare la “revisione della spesa” per evitare l’aumento dell’iva: “Per favorire la crescita bisogna dire basta alle tasse”. Poche ore prima però definiva “grave” l’evasione: “Il Paese non puo sopportare un’ulteriore tassazione. E’ grave che ci sia evasione ed è grave che vengano dilapidate le risorse pubbliche che provengono da chi le tasse le paga”. Poi su un ritorno di fiamma con la Lega frena: “Durante la campagna elettorale per le amministrative è bene non parlare di alleanze. E’ un tema che affronteremo dopo”.

Sul prossimo futuro il leader del Pdl concorda con Pier Luigi Bersani che non vede prospettive per andare alla urne a ottobre: “Anche io lo escludo, anzi noi non lo abbiamo mai chiesto. Ormai si arriva a destinazione, ma noi speriamo in questi mesi di far valere le nostre idee”. E sulla legge elettorale attacca il Porcellum promosso dal suo stesso partito: “Intendiamo garantire una legge elettorale che restituisca ai cittadini il diritto di scegliere i deputati, senza togliere al contempo quello di scegliere il presidente del consiglio”. E conclude la sua giornata a Palermo con lo slogan: “La politica per bene non ruba per finanziare le campagne elettorali”. 

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