Il servizio del motore di ricerca che permette di esplorare i luoghi di tutto il mondo con le immagini a livello stradale è “sotto accusa” in Israele. Le autorità per la sicurezza temono possa servire ai terroristi per colpire i luoghi simbolo. Città come Haifa, Tel Aviv e Gerusalemme. “Ci sono molti siti religiosi e culturali, il muro del Pianto, la chiesa del Santo Sepolcro, il quartiere musulmano nella città vecchia. Speriamo – spiega Meir Brand, managing director di Google Israele – che le persone vedano queste bellezze, si innamorino e vengano a visitarle” . Di diversa opinione l’analista di intelligence militare Ron Ben Yishai: “Sono informazioni disponibili per chiunque prepari un’operazione di intelligence, soprattutto se si usano armi come missili e razzi che colpiscono un’area precisa”