“La mafia non ha mai strangolato il proprio cliente, la mafia prende il pizzo al 10%. Qui siamo nella mafia che ha preso un’altra dimensione, strangola la propria vittima”, Beppe Grillo si presenta a Palermo per sostenere il candidato sindaco del Movimento 5 stelle, Riccardo Nuti, e attacca il governo paragonando la crisi a Cosa Nostra. “Vogliamo nomi e cognomi – continua – di chi sta portando al macello il Paese” e aggiunge “i politici lasciateli sfogare, non appena rimarranno senza televisioni, senza giornali e senza scorte, allora saranno costretti a confrontarsi con i cittadini”. Frasi che hanno sollevato innumerevoli polemiche. Claudio Fava, Sel, replica: “Grillo parla come un mafioso senza essere nemmeno originale. Gli stessi argomenti prima di lui li hanno gia utilizzati Vito Ciancimino e Tano Badalamenti”. Per Nico Stumpo del Pd regionale “il comico genovese è un ciarlatano”
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