Il manifesto appeso in tutte le città dell'Emilia Romagna in polemica cone le altre sigle e con il concerto di Roma: "Non c'è niente da festeggiare"
Nel mirino di Blu ci sono le principali sigle, Cgil, Cisl e Uil. E il tradizionale concertone del primo maggio a Roma, dove anche quest’anno i sindacati sono riusciti a radunare, nonostante la pioggia, oltre 300 mila persone. A fianco all’immagine di un operaio con l’elmetto giallo, che pende da un gigantesco “1 maggio” rosso, compare infatti la scritta: “Forse non ti interessa più, ma a Roma oggi c’è un gran concerto”. Seguita dal macabro augurio: “Buon 1 maggio lavoratore suicidato”.
Gli striscioni e i volantini sono stati posizionati all’alba vicino ai cimiteri di mezz’Italia e, allo stesso tempo, fatti circolare in rete. I promotori hanno poi precisato per mezzo comunicato stampa i destinatari e le motivazioni della loro campagna. “Rifiutiamo la logica da panem et circenses dei sindacati, anche perché di panem, a differenza di quanto avveniva nell’antica Roma, oggi non se ne vede più” spiega Blu in una nota.
Secondo la sigla nata in seno a Casapound, i principali sindacati sono incapaci di affrontare una crisi che ha già fatto le sue vittime. “Di fronte a una lista di imprenditori e lavoratori suicidati da uno Stato strozzino che si allunga ogni giorno di più – continua – e a una riforma che punta a ridurre i lavoratori in stato di servaggio, Cgil, Cisl e Uil non sanno fare di meglio che pretendere di utilizzare come una vetrina, peraltro a costo zero, il concerto che si tiene oggi a Roma, sperando così di far dimenticare a suon di musica la loro inettitudine”. Per questo Blu fa sapere di non avere alcuna intenzione di unirsi ai festeggiamenti: “Noi però a questo gioco ipocrita non partecipiamo. È il 1 maggio, ma non c’è niente da festeggiare”.