Francesco Calamandrei, l’ex farmacista di San Casciano Val di Pesa finito nell’inchiesta sul ‘mostro di Firenze’, è morto ieri nella sua casa in provincia del capoluogo toscano, in seguito ad un malore. Aveva 71 anni.
Calamandrei era stato accusato dalla Procura di Firenze di essere stato uno dei mandanti degli omicidi seriali compiuti da Pietro Pacciani e dai suoi ‘compagni di merende’. Il processo si è poi concluso con la sua assoluzione da ogni addebito. Nell’ambito delle indagini collegate tra le Procure di Firenze e di Perugia, nel 2004 venne perquisito (per la terza volta) l’appartamento del farmacista di San Casciano in seguito alle indagini per gli ultimi quattro omicidi del ‘mostro di Firenze’. Quella volta però gli venne notificato anche un avviso di garanzia. L’uomo, secondo l’accusa, era il “mandante” degli omicidi, il cui scopo era quello di prelevare parti anatomiche dai cadaveri per usarle durante riti satanici. La principale ma non unica testimone dell’accusa era la moglie.
Il 21 maggio 2008, al termine di un processo con rito abbreviato iniziato nel settembre 2007, Calamandrei (che era indagato anche nell’inchiesta sulla morte di Franco Narducci come possibile mandante dell’omicidio del medico perugino) venne assolto con formula piena dalle accuse in quanto il fatto non sussiste.