Con il governo tecnico per Cetto Laqualunque non c’è più spazio. L’aveva già dichiarato tempo fa Antonio Albanese che finita l’epoca berlusconiana trucco e parrucco dello straordinario politicante inventato dalla fantasia dello sceneggiatore calabrese Piero Guerrera, e dallo stesso comico brianzolo, sarebbero stati messe in naftalina.
Cetto era Silvio, e la sua epopea politica nel piccolo paesino calabro una trasfigurazione parodica delle impresentabili gesta di un presidente del consiglio che aveva governato indisturbato tra gaffe, bunga bunga e decreti legge, per almeno un quindicennio.
La satira però si riaggiorna ed entro la fine del 2012 Albanese tornerà in sala con Tutto tutto e niente niente, diretto sempre da Giulio Manfredonia, già regista di Albanese in E’ già ieri (2004) e, appunto, di Qualunquemente.
Anche se la trama è ancora top secret, molto probabilmente Albanese vestirà i panni di tre personaggi diversi. Uno dei tre sembra essere lo storico Frengo di Mai dire gol, il dj pugliese, avvezzo alle “canne”, commentatore delle partite di Bari, Lecce e Foggia, quando ancora Zdenek Zeman stupiva il calcio italiano allenando sul tavoliere.
Un altro personaggio del terzetto potrebbe essere proprio quel Mino Martinelli, il filosofo cocainomane che passa “sei mesi a Ibiza e sei a Panarea”, come sketch televisivo vuole, e soprattutto perché il titolo del nuovo film richiama una battuta di questa misconosciuta e recente maschera dell’universo made in Albanese.
Le riprese prenderanno il via il 4 maggio a Roma e poi si sposteranno in Veneto per un totale di otto settimane. Scritto da Antonio Albanese e da Piero Guerrera Tutto tutto e niente niente è prodotto da Domenico Procacci per Fandango e coprodotto da Rai Cinema, con distribuzione 01. Nel cast, oltre ad Albanese, ci sono: Paolo Villaggio, Nicola Rignanese, Fabrizio Bentivoglio, Lunetta Savino, Lorenza Indovina, Teco Celio, Luigi Maria Burruano, Davide Giordano, Maria Rosaria Russo, Alfonso Postiglione e i due bolognesi Vito e Bob Messini.
L’idea è quella di bissare il successo di Qualunquemente che nel 2011 ha sfiorato i 16 milioni di euro al box office nel solco di una possibile rinascita della commedia all’italiana.