Marco Travaglio torna a Bologna, per chiudere il cerchio. Al Teatro delle Celebrazioni da stasera a sabato 5 maggio il giornalista riporta in scena il suo Anestesia totale. In mezzo ci sono state ottanta repliche ed un numero impressionante di spettatori. Una tournèe che conclude il giro italiano, dal momento che sono previste alcune date all’estero: Bruxelles, Barcellona, New York, Philadelphia, tra le altre. Al fianco di Travaglio torna Isabella Ferrari, l’altra protagonista dello spettacolo, alla cui voce sono affidate le parole di Indro Montanelli, sotto forma di scritti, lettere, articoli, nella celebrazione di questa messa laica cui si assiste nelle tre ore di spettacolo, col controcanto degli squarci di ironia tagliente e vigile di Travaglio.
Poche dunque le variazioni rispetto alla forma primigenia dello spettacolo, non fosse altro che quel dopo dell’Italia deberlusconizzata cui un anno fa si guardava come ad un miraggio si è trasformato nella concretezza di un oggi senza cavaliere ma non per questo privo di una generalizzata latitanza delle coscienze, del trionfo del malaffare e della corruzione, dello sfascio di un’informazione serva. Una denuncia, questa contro l’informazione al servizio dei padroni, contenuta anche nel cd omonimo che Travaglio ha realizzato assieme all’autore delle musiche per lo spettacolo teatrale, Valentino Corvino (l’articolo del Fatto Quotidiano Emilia Romagna è di qualche giorno fa), con la collaborazione gratuita di alcuni dei più importanti artisti del panorama musicale italiano, da Dalla che per primo aderì al progetto a Battiato, da Silvestri a Caparezza, da Antonella Ruggiero a Simone Cristicchi.
Restano sul palco la devastante desolazione di un palcoscenico spoglio e di un’edicola semidistrutta, unici residui di un paesaggio di macerie che stiamo attraversando nell’oggi dell’Italia post berlusconiana del rigore dei professori. E’ la voce di Travaglio a raccontare un presente doloroso e contraddittorio, introducendo nuove riflessioni e raccontando nuove storie con la forza di chi, pur nella desolazione, tenta una risalita. Un grido che nella lezione senza tempo di Montanelli si trasforma in proposta e progetto, che riporti gli individui a pensarsi cittadini, che ne risvegli il senso critico e la capacità di controllo e ribellione alla tirannia del sistema, che incoraggi lo spirito di solidarietà e il desiderio di giustizia ed equità. Non è un caso che i proventi della vendita del cd andranno alla comunità di don Gallo, anche lui sui palcoscenici dei teatri di tutta italia ad indossare i panni del grande pungolatore di coscienze Girolamo Savonarola con lo spettacolo Io non taccio. Un risveglio che dopo il lungo sonno rischia di essere doloroso, ma necessario e vivificante.
Per informazioni Teatro delle Celebrazioni www.teatrocelebrazioni.it, tel. 051 6153385.