Le ragioni per contribuire alla vostra iniziativa sono tante ma una su tutte e’ il bisogno di “verita’” che si leva sempre piu’ forte.
Io penso che il giornalismo sia un insostituibile attivita’ che sta alla base del vivere civile. In breve, il bisogno di essere informati su cio’ che accade e’ una delle condizioni che stanno alla base della crescita culturale e della capacita’ critica di interpretare la realta’ circostante.
Indro Montanelli e’ riuscito a trasmettere come il racconto delle cose e dei fatti dovrebbe avvenire. A me, personalmente, e’ piaciuto molto il racconto storico che ci ha trasmesso, dalla storia d’italia, a quella dell’impero romano o della civilta’ greca. Quello che lo ha contraddistinto e’ stato il “ modo” di raccontare, il piu’ possibile vicino alla verita’ storica dei fatti, cercando di trasmettere l’essenza delle motivazioni alla base dell’accadimento dei fatti.
Fare cio’ risente senz’altro della propria formazione culturale e della visione “politica” ma pur, non potendosi sottrarre a queste perogative, Montanelli e’ riuscito a parlare alle menti aperte ad accogliere una logica che andava aldila’ delle convinzioni personali di ciascuno.
In tutti i suoi scritti appaiono il giudizio personale ma nonostante questo, il modo di raccontare apriva continuamente spiragli dove il singolo lettore poteva entrava con il proprio bagaglio culturale aggiornandolo e contribuendo ad arricchirlo di riflessioni.
Oggi assistiamo spesso all’antitesi del racconto libero. Mai come oggi riportare la realta’ dei fatti e’ stato condizionato da numerosi fattori che sono finalizzati a formare ( non certo ad informare) opinioni, comportamenti o peggio ancora, ad omettere considerazioni logiche nel racconto dei fatti.
Ecco, in questo momento quindi, la professionalita’ di Indro Montanelli e’ un monito per chi, spesso troppo disinvoltamente esercita quella stessa professione contribuendo a svilirne l’essenza piu’ autentica.
Enrico Iavarone