Ho 54 anni ed ho cominciato a leggere Montanelli poco più che decenne. Credo che il mio modo di pensare e, badate bene non il mio pensiero, siano frutto di quelle letture: i libri, il Giornale (quello vero), i ControCorrente, …
Sicuramente da un lato è un bene che Indro non debba soffrire questi anni indecenti ma dall’altro la sua penna caustica si sarebbe autorevolmente aggiunta alle poche che oggi osano scrivere quello che molti pensano.
Forse però neppure lui saprebbe spiegarsi come un popolo ancorchè di servitori e camerieri possa piegarsi così al volere di una classe politico/lobbysta talmente degenerata.
Certamente mi mancano la sua conoscenza della storia e del suo ripetersi, le sue lucide analisi e sintesi degli avvenimenti, il suo percepire quanto di buono ci fosse o meno nell’agire dei personaggi pubblici.
E’ stata una guida e credo che un pò tutti ci si possa sentire orfani. Altro della soddisfazione che le sue letture mi han dato e mi continuano a dare non riesco ad esprimere se non appunto il vuoto lasciato.
Buon lavoro a voi per questa raccolta
Enrico Civardi