Le notizie relative allo stato di detenzione di Juliia Timoshenko ed il massacro dei cani per rendere più “confortevole” l’ambiente ai turisti che assisteranno ai prossimi europei di calcio hanno suscitato una grande indignazione e, addirittura, la proposta di boicottare l’importante competizione sportiva.
Non sappiamo come finirà, ma è certamente una bella notizia: la possibilità di influenzare e contrastare, tutti insieme, le forme di violenza e di prepotenza, restituendo il giusto spirito e contesto alle competizioni sportive, è una consapevolezza che cresce e che può essere di grande forza.
Mi chiedo, però, perché non sia accaduto altrettanto (e non accada per il futuro)per la questione del Tibet (la Cina ha ospitato le Olipiadi nel 2008). Credo che ormai sia da molte parti testimoniato che in Tibet sia in corso un vero e proprio genocidio culturale, in cui persone semplicemente dedite alla meditazione ed alla preghiera – i molti monaci che vivono nei ministeri – sono talmente maltrattati e portati alla disperazione dalle autorità cinesi che, pur di sollevare l’attenzione sul problema, si immolano dandosi fuoco.
È già successo decine di volte.
I governi, probabilmente in conseguenza del potere economico della Cina e della sua capacità di condizionare le economie mondiali, non sembrano avere la forza (o peggio, l’interesse) a focalizzare l’attenzione sulla questione “Tibet”. Ed allora, forti della consapevolezza che si può condizionare la realtà anche come insieme di cittadini, a prescindere dalle ufficiali posizioni della politica, perché non c’è mai stata, sino ad ora, una indignazione ed una reazione anche solo minimamente paragonabile a quella suscitata dai cani ucraini e dalla biasimevole violenza sulla Juliia Timoshenko? Le migliaia di tibetani valgono meno?
Ecco un passo del libro del monaco Palden Gyatso (da Il fuoco sotto la neve, la voce di un monaco perseguitato dall’invasione cinese in Tibet, Sperling paperback, 1997), che rende l’idea di ciò di cui sto parlando: “… <<Confessi?>> latrò Liao. <<Confessi?>> <<potete farmi quello che volete!>> urlai. Ero fuori di me per la collera, avevo perso il controllo. Le guardie mi legarono dietro la schiena con una corda, poi gettarono l’estremità della corda sopra una trave di legno. Tirarono la corda sollevandomi le braccia, storcendole, quasi strappandole dalle cavità articolari. Urlai. Cominciai a orinare senza controllo. Non riuscivo a sentire altro che le mie urla e le percosse <<potete farmi quello che volete!>> urlai alle guardie (p. 77) (…) Non aspettò la risposta. Staccò il bastone dalla presa e cominciò a premermi sulla carne quel nuovo giocattolo e il mio corpo sussultava ad ogni scossa. Poi, urlando oscenità, mi cacciò il bastone in bocca,lo tolse, menò un altro colpo. Tornò alla parete e scelse un bastone più lungo. Sentii che il corpo si spezzava a metà. Ricordo vagamente che una guardia mi infilò un dito in bocca per estrarmi la lingua ed evitare che soffocassi. Ricordo anche che un agente cinese corse fuori dalla stanza nauseato. Mi torna in mente come fosse ieri lo strazio delle scosse elettriche che mi facevano sussultare, persi i sensi e quando mi ripresi mi trovai in una pozza di vomito e orina. Avevo la bocca gonfia. Quasi non riuscivo ad aprire le mascelle. Con una fitta di dolore sputai fuori qualcosa. Erano tre denti. Ci vollero parecchie settimane perché riuscissi a mangiare di nuovo cibo solido. Con il tempo mi caddero anche tutti gli altri denti (p. 212)”
Alessio Liberati
Magistrato
Mondo - 6 Maggio 2012
Dall’Ucraina al genocidio culturale del Tibet
Le notizie relative allo stato di detenzione di Juliia Timoshenko ed il massacro dei cani per rendere più “confortevole” l’ambiente ai turisti che assisteranno ai prossimi europei di calcio hanno suscitato una grande indignazione e, addirittura, la proposta di boicottare l’importante competizione sportiva.
Non sappiamo come finirà, ma è certamente una bella notizia: la possibilità di influenzare e contrastare, tutti insieme, le forme di violenza e di prepotenza, restituendo il giusto spirito e contesto alle competizioni sportive, è una consapevolezza che cresce e che può essere di grande forza.
Mi chiedo, però, perché non sia accaduto altrettanto (e non accada per il futuro)per la questione del Tibet (la Cina ha ospitato le Olipiadi nel 2008). Credo che ormai sia da molte parti testimoniato che in Tibet sia in corso un vero e proprio genocidio culturale, in cui persone semplicemente dedite alla meditazione ed alla preghiera – i molti monaci che vivono nei ministeri – sono talmente maltrattati e portati alla disperazione dalle autorità cinesi che, pur di sollevare l’attenzione sul problema, si immolano dandosi fuoco.
È già successo decine di volte.
I governi, probabilmente in conseguenza del potere economico della Cina e della sua capacità di condizionare le economie mondiali, non sembrano avere la forza (o peggio, l’interesse) a focalizzare l’attenzione sulla questione “Tibet”. Ed allora, forti della consapevolezza che si può condizionare la realtà anche come insieme di cittadini, a prescindere dalle ufficiali posizioni della politica, perché non c’è mai stata, sino ad ora, una indignazione ed una reazione anche solo minimamente paragonabile a quella suscitata dai cani ucraini e dalla biasimevole violenza sulla Juliia Timoshenko? Le migliaia di tibetani valgono meno?
Ecco un passo del libro del monaco Palden Gyatso (da Il fuoco sotto la neve, la voce di un monaco perseguitato dall’invasione cinese in Tibet, Sperling paperback, 1997), che rende l’idea di ciò di cui sto parlando: “… <<Confessi?>> latrò Liao. <<Confessi?>> <<potete farmi quello che volete!>> urlai. Ero fuori di me per la collera, avevo perso il controllo. Le guardie mi legarono dietro la schiena con una corda, poi gettarono l’estremità della corda sopra una trave di legno. Tirarono la corda sollevandomi le braccia, storcendole, quasi strappandole dalle cavità articolari. Urlai. Cominciai a orinare senza controllo. Non riuscivo a sentire altro che le mie urla e le percosse <<potete farmi quello che volete!>> urlai alle guardie (p. 77) (…) Non aspettò la risposta. Staccò il bastone dalla presa e cominciò a premermi sulla carne quel nuovo giocattolo e il mio corpo sussultava ad ogni scossa. Poi, urlando oscenità, mi cacciò il bastone in bocca,lo tolse, menò un altro colpo. Tornò alla parete e scelse un bastone più lungo. Sentii che il corpo si spezzava a metà. Ricordo vagamente che una guardia mi infilò un dito in bocca per estrarmi la lingua ed evitare che soffocassi. Ricordo anche che un agente cinese corse fuori dalla stanza nauseato. Mi torna in mente come fosse ieri lo strazio delle scosse elettriche che mi facevano sussultare, persi i sensi e quando mi ripresi mi trovai in una pozza di vomito e orina. Avevo la bocca gonfia. Quasi non riuscivo ad aprire le mascelle. Con una fitta di dolore sputai fuori qualcosa. Erano tre denti. Ci vollero parecchie settimane perché riuscissi a mangiare di nuovo cibo solido. Con il tempo mi caddero anche tutti gli altri denti (p. 212)”
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Roma, 24 dic. (Adnkronos) - SuperEnalotto, centrato oggi 24 dicembre un '5+1' a Veglie in provincia di Lecce che vince 627.284,27 euro. Alla prossima estrazione il jackpot a disposizione del '6' sarà di 49.9 milioni di euro.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è una colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente di oggi è 6-18-27-30-52-56. Numero Jolly: 83. Superstar: 80.
Palermo, 24 dic. (Adnkronos) - Il gip di Palermo Maria Cristina Sala ha convalidato il provvedimento di fermo e ha disposto gli arresti in carcere per Francesco Lupo, 30 anni, l'uomo accusato di avere sparato a un operaio della Reset davanti al cimitero dei Rotoli a Palermo. La vittima è ancora ricoverata in ospedale con la prognosi riservata.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "La visita di oggi al carcere di Regina Coeli ha confermato l’insostenibile stato di degrado in cui versa il nostro sistema penitenziario. L’istituto, che comprende sezioni fatiscenti e sovraffollate, è solo l’emblema di un problema che il Governo Meloni continua colpevolmente a ignorare”. Lo dichiarano gli esponenti di Italia Viva Maria Elena Boschi, Roberto Giachetti e Luciano Nobili che oggi si sono recati in visita nell’istituto penitenziario romano.
"Chi varca le porte di un carcere, che sia un detenuto o un operatore penitenziario, entra in un luogo dove la dignità umana è costantemente calpestata. Celle sovraffollate, spazi inadeguati e condizioni di lavoro inaccettabili sono il frutto dell’immobilismo di un Governo che rifiuta di affrontare con serietà e responsabilità le gravi emergenze del sistema carcerario", proseguono.
"Il 26 dicembre Papa Francesco aprirà simbolicamente la “Porta della Speranza” a Rebibbia. Un gesto potente - sottolineano - che richiama l’attenzione sull’urgenza di restituire umanità e dignità a chi vive in carcere. Ci auguriamo che questo Governo si lasci finalmente “illuminare” da quel faro acceso dal Pontefice, rompendo il silenzio e l’indifferenza che lo hanno caratterizzato fino ad ora”.
(Adnkronos) - "Se il grado di civiltà di un Paese si misura osservando lo stato delle sue carceri, l’Italia, sotto il Governo Meloni, sta fallendo questa prova fondamentale. Serve un cambio di rotta immediato, con interventi concreti per garantire condizioni dignitose non solo a chi è privato della libertà, ma anche a chi, ogni giorno, lavora tra mille difficoltà. Noi continueremo a batterci affinché il nostro sistema carcerario diventi finalmente all’altezza di una Repubblica che si definisce democratica e civile. Il tempo delle scuse è finito: è ora di agire”, concludono gli esponenti di Iv.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Vasyl Nechet, capo, nominato dai russi, del consiglio di occupazione della città di Berdiansk, nell'oblast di Zaporizhia, è rimasto ferito dopo l'esplosione della sua auto. Lo ha riferito Suspilne, citando Mykola Matvienko, capo ad interim dell'amministrazione militare della città di Berdiansk. La causa dell'esplosione non è nota. L'auto di Nechet è esplosa in un cortile fuori da una casa. A seguito dell'esplosione, Nechet è stato ricoverato in ospedale, secondo il canale Telegram del movimento di resistenza femminile Zla Mavka. Le sue attuali condizioni non sono note.
La Russia ha occupato Berdiansk dall'inizio del 2022. La città si trova sul Mar d'Azov e funge da snodo di trasporto chiave per le autorità occupanti.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Il gruppo Nord ha colpito le formazioni di 14 brigate ucraine nella regione di confine di Kursk. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo, precisando che, "durante le operazioni offensive, le unità del gruppo di truppe Nord hanno sconfitto formazioni di una brigata meccanizzata pesante, cinque meccanizzate, tre brigate d'assalto aereo, una brigata marina e quattro brigate di difesa territoriale delle forze armate ucraine".
Inoltre - afferma ancora la nota ministeriale - i combattenti russi hanno respinto quattro contrattacchi da parte di gruppi d’assalto delle forze armate ucraine. L'aviazione e l'artiglieria hanno colpito il personale e l'equipaggiamento nemico nelle aree di nove insediamenti nella regione di Kursk e tre nella regione di Sumy. L'esercito russo continua a sconfiggere le formazioni delle forze armate ucraine che hanno invaso il territorio della regione di Kursk, ha sottolineato il Ministero della Difesa.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "I centri storici delle nostre città sono un patrimonio inestimabile, fatto di botteghe artigiane e non solo, che portano avanti tradizioni millenarie. Mestieri ed arti che si tramandano di padre in figlio e che rappresentano un fiore all'occhiello del nostro Paese. Forza Italia è sempre stata al fianco dei negozianti in questa battaglia grazie anche all'impegno e al sostegno di Maria Spena. Finalmente si dà loro pieno riconoscimento anche attraverso sostegni specifici, per far sì che tradizioni, mestieri ed arti non vadano dispersi, ma siamo promossi e rilanciati". Lo dice Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Mosca non sta chiudendo il suo confine con l'Estonia, né ha sottoposto i cittadini russi in possesso di passaporti Ue a un controllo più rigoroso all'ingresso. Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, aggiungendo che "i valichi di frontiera russi vicino al confine estone funzionano normalmente".
"L'Estonia sta diffondendo informazioni completamente inventate ai suoi cittadini, che stanno attualmente pianificando di visitare la Russia, tramite social e mass media, sostenendo che la Russia sta chiudendo i suoi confini. Anche le affermazioni secondo cui le guardie di frontiera russe stanno sottoponendo i russi con passaporti Ue a un controllo più rigoroso sono false", ha affermato la Zakharova in una dichiarazione pubblicata sul sito web del Ministero degli Esteri russo in risposta a un'inchiesta dei media.