Lettera al sindaco di Nichelino (Torino). Il Comune ha conferito la cittadinanza onoraria a 450 ragazzi di seconda generazione. "E’ evidente, come ho più volte rilevato, il disagio - scrive il capo dello Stato - di tutti quei giovani che, nati o cresciuti nel nostro Paese, rimangono troppo a lungo legalmente stranieri"
Le seconde generazioni degli immigrati sono “parte integrante della nostra società”. Lo ha scritto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una lettera al Comune di Nichelino (Torino), che ha conferito oggi la cittadinanza onoraria a 450 ragazzi nati negli ultimi dieci anni sul territorio comunale da genitori stranieri. ”L’attribuzione della cittadinanza onoraria – ha affermato il capo dello Stato – può rappresentare un prezioso contributo per un’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema, anche se tale provvedimento non ha ovviamente un valore giuridico, ma solo simbolico. L’iniziativa ha, tuttavia, il merito di riconoscere le seconde generazioni come parte integrante della nostra società. E’ evidente, come ho più volte rilevato, il disagio di tutti quei giovani che, nati o cresciuti nel nostro Paese, rimangono troppo a lungo legalmente “stranieri”, nonostante siano, e si sentano, italiani nella loro vita quotidiana”.
auspicabile che queste iniziative – ha concluso il presidente nella lettera inviata al sindaco – costituiscano uno stimolo a una seria e approfondita riflessione anche in sede parlamentare, per una possibile riforma delle modalità e dei tempi del riconoscimento della cittadinanza italiana ai minori stranieri”. “Conferendo le 450 cittadinanze onorarie – ha detto il sindaco di Nichelino, Giuseppe Catizone – abbiamo voluto inviare un segnale al Parlamento affinché riveda la legge sulla cittadinanza sulla scia delle parole del capo dello Stato, che chiede di considerare italiano chi nasce in Italia”. Catizone ha annunciato anche che scriverà ai parlamentari piemontesi per chiedere la loro collaborazione. Nel corso della cerimonia, i bambini hanno ricevuto una copia della Costituzione, l’attestato di cittadinanza onoraria e una pubblicazione su Nichelino. Il Comune ha donato loro anche una spilletta dorata con la bandiera italiana, insieme alla bandiera del paese di provenienza.