In Veneto un imprenditore con un debito di qualche migliaia di euro con una banca si è impiccato vicino a una scuola elementare. Gravato da cartelle di Equitalia anche il commerciante che si è ucciso a Bologna. Intanto l'agenzia commenta il tentato suicidio di Napoli: "Accostarci a tragici eventi è inopportuno e strumentale"
Altri tre suicidi, tutti causati dalla crisi economica. Un commerciante è stato trovato impiccato a Bologna nel retrobottega del suo negozio e da quanto emerge dai primi accertamenti della polizia aveva pendenze con Equitalia. L’esercizio commerciale si trova nella periferia della città ed è specializzato nella rivendita di elettrodomestici. Il 48enne suicida era co-titolare e ha lasciato un biglietto di scuse ai famigliari. Dei sui problemi economici aveva parlato con alcune persone prima di decidere di farla finita.
E’ il proprietario di un’agenzia immobiliare, invece, l’uomo che si è tolto la vita impiccandosi in un parco nel pieno centro di Vicenza. L’imprenditore, di 52 anni, stava attraversando un periodo di difficoltà anche di natura economica, con un debito verso le banche di circa 7mila euro. Nella casa dell’uomo tutto era in ordine e non è stato trovato alcunché che possa aiutare a capire le possibili ragioni del suicidio. Non viene esclusa però la possibilità che possa essere stata mandata un messaggio ai familiari in modo diverso. Padre di due figli di 21 e 24 anni, nel 2005 aveva lasciato la gestione di un negozio di liquori e si era messo a lavorare come agente immobiliare con alterne fortune. Nel frattempo si era separato dalla moglie, la quale, assieme ai figli aveva aperto un locale. Lui invece aveva trovato forti difficoltà col suo nuovo lavoro, dovuto anche al crollo del mercato immobiliare per via della crisi. L’uomo aveva salutato il figlio ieri mattina prima che partisse con la madre e il fratello per un periodo di vacanza. Uno dei figli ha riferito che il padre non gli aveva dato assolutamente l’impressione che fosse abbattuto e che lo aveva abbracciato con affetto. Il parco scelto è poco lontano da una scuola elementare, ma l’intervento degli agenti, che hanno subito avvertito la direzione scolastica, ha permesso di spostare gli alunni in aule distanti dalla vista dell’area verde e quindi non assistere. A trovare il cadavere proprio alcuni genitori che stavano accompagnando i figli a scuola.
A Frosinone, invece, un imprenditore si è suicidato stasera sparandosi con il suo fucile. L’uomo, 63 anni, titolare di un’azienda di pneumatici, avrebbe deciso di farla finita in seguito a problemi personali. L’imprenditore lascia la moglie e tre figli. Sul suicidio sono in corso accertamenti da parte della polizia. Da quanto si è appreso sul corpo dell’imprenditore potrebbe essere disposta l’autopsia.
Equitalia intanto ha diramato una nota dopo l’ennesimo caso di due giorni fa a Napoli, manifestando “vicinanza alla famiglia Paganelli per i drammatici momenti che sta vivendo”. L’uomo due giorni fa aveva provato a togliersi la vita sparandosi un colpo alla testa a Napoli. Ora è ricoverato in condizioni gravi. In merito a supposte responsabilità dell’agenzia sull’accaduto, Equitalia ha precisato di “aver svolto correttamente, nel corso del tempo, tutte le attività affidatele”. Nello specifico, si conferma che “non ci sono state duplicazioni di richieste di pagamento, come erroneamente riportato da qualcuno, ma soltanto la diminuzione del debito iniziale, per effetto dello sgravio totale concesso dalla Camera di commercio e delle correzioni effettuate dal comune di Napoli”. “Scaricare su Equitalia responsabilità di questo tipo rappresenta una inopportuna strumentalizzazione di fatti drammatici”, conclude la società.