Roba da non crederci! L’altro ieri sera RaiUno è riuscita a stupirci (e per una volta non in senso negativo). Avete presente Una grande famiglia, la versione de noantri e all’acqua di rose di Modern family?
Bene, durante la puntata di lunedì abbiamo assistito addirittura a due baci gay, uno dietro l’altro, come se vivessimo in un paese civile e avessimo una tv di Stato di stampo laico e occidentale. Buchi nelle maglie della censura di viale Mazzini o rivoluzione del costume all’ombra del sempre più morente cavallo? Né l’una, né l’altra, forse.
Ci risulta difficile pensare che la Rai di Lorenza Lei possa finalmente diventare anche solo un po’ meno medievale. Così come è strano che i solerti censori si siano distratti non una ma due volte nell’arco di pochi minuti. Forse trattasi solo di una paraculissima concessione al pubblico di ampie vedute, per la serie: “Due bacini adesso e poi se ne riparla tra un paio d’anni”. In fondo è la stessa Rai che solo due o tre anni fa censurava Brokeback Mountain come nemmeno la tv del Vaticano avrebbe osato fare. E ora che ci hanno regalato questo brivido di libertà sessuale, magari inizieremo a fare zapping compulsivo tra le reti pubbliche, sperando di vedere una carezzina in Don Matteo o una strizzata di natiche in Un medico in famiglia. Intanto ci godiamo i due bacetti omosex, stupiti e felici come un bimbo di fronte ai pacchi la mattina di Natale.
L’Italia è da tempo pronta ai matrimonio gay, altro che bacetti. Che poi mia madre, cinquantenne ad alta scolarizzazione e donna intelligente, si sia affrettata a cambiare canale imbarazzata è un problema mio, non vostro o della Rai. Sigh!