Wolfgang Schaeuble "scarica" Atene, alle prese con la crisi politica del dopo elezioni. "Vogliamo che resti nella moneta unica", ma in caso contrario l'Europa "non affonderà". Il ministro degli esteri Westerwelle avverte: "No agli aiuti senza riforme"
L’Europa “non affonda” se la Grecia esce dall’euro. E’ il messaggio lanciato dal ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, in un’intervista al quotidiano Rheinische Post, proprio mentre ad Atene è in corso un difficile tentativo di formare un governo dopo il voto del 6 maggio. ”Noi vogliamo che la Grecia resti nella zona euro”, ha precisato Schaeuble. “Ma lo deve volere anche Atene e rispettare i suoi impegni. Non possiamo forzare nessuno. L’Europa non affonda così facilmente”.
Secondo il ministro tedesco, la zona euro oggi è più solida. “Abbiamo imparato molto da questi ultimi due anni e costruito dei meccanismi di protezione. I pericoli di contaminazione per gli altri Paesi si sono indeboliti e l’area euro è nel suo insieme diventata più resistente”, ha spiegato. “La crisi ha dimostrato che quando bisogna fare in fretta, l’Europa può reagire rapidamente. L’idea che non siamo in grado di reagire a breve termine di fronte a un imprevisto è falsa”.
Da tempo Berlino tiene la Grecia sotto sorveglianza speciale. E un altro avvertimento arriva dal ministro degli Esteri Guido Westerwelle : “Vogliamo aiutare la Grecia e lo faremo. Ma la Grecia deve volerlo. Se devieranno dagli impegni presi sulle riforme, allora il pagamento di ulteriori tranche di aiuti non sarà più possibile”. Westerwelle è intervenuto davanti ai parlamentari tedeschi: “Il Fiscal pact è stato deciso, gli accordi tra gli stati non possono essere invalidati da nuove elezioni. Il futuro della Grecia nell’Eurozona adesso è nelle mani della Grecia”.