Quante erano “Papi girls” in via Fatebenefratelli la notte tra il 27 e il 28 maggio del 2010? L’audio delle intercettazioni che ilfattoquotidiano.it pubblica in esclusiva aprono un nuovo scenario. In Questura a Milano, per recuperare Ruby, l’allora diciassettenne marocchina spacciata, non troppo invano quella sera, per la nipotina dell’ex presidente egiziano Hosni Mubarak, si presentò sicuramente Nicole Minetti. La consigliera regionale, imputata nel processo Ruby bis dove oggi per la prima volta è comparsa, riuscì a portarsi via Karima El Marough, anche se la ragazzina non era stata “compiutamente identificata” come ha raccontato un poliziotto in aula. Nicole poi la affidò a Michelle Conceicao, una escort brasiliana. Ma ascoltando una conversazione tra l’ex igienista dentale, e Miriam Loddo, una delle ospiti delle serate “hardcoriane”, si intuisce che quella maledetta sera, lì probabilmente c’era anche lei.
Dagli atti non risulta la sua presenza. Ma la Loddo, un’aspirante showgirl con alle spalle qualche partecipazione alla trasmissione “Uomini e donne”, al telefono con la Minetti si lascia andare a una ricostruzione diversa. Prima parla con la consigliera regionale di Ruby e dei suoi comportamenti, poi ricorda quella sera che per aiutare “l’amica Lucia“, (il nome in codice usato per coprire al telefono Silvio Berlusconi) era uscita di casa nonostante “la febbre a 38 e mezzo” e l’aspetto da “sciampista”. La sua presenza è un nuovo mistero di quella notte in cui l’allora presidente del Consiglio, da Parigi, chiamò la questura per far liberare l’amica minorenne denunciata per furto.
Miriam non solo è una delle trentadue ospiti delle “cene eleganti”, ma è stata ascoltata nell’ambito delle e indagini difensive degli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo. La “Papi girl” aveva dichiarato, sotto giuramento, che Silvio Berlusconi non sapeva che Ruby fosse minorenne, fino a quando non fu sollecitato ad intervenire in suo favore quando la ragazza fu fermata in questura lo scorso maggio. In quelle dichiarazioni, raccolte il 2 novembre a scandalo ormai esploso sulla stampa di tutto il mondo, la Loddo racconta la sua telefonata al premier: “Io fui contattata dalla Michelle che mi narrò la situazione in cui si trovava la ragazza e mi chiese di informare l’onorevole Silvio Berlusconi di quanto era avvenuto. Io riuscii a parlare telefonicamente con l’onorevole Silvio Berlusconi rappresentandogli l’accaduto e che, evidentemente, la Ruby era minorenne perché la polizia chiedeva dei genitori”. Alla domanda su come reagì il Cavaliere alla notizia, Loddo risponde: ”Rimase molto sorpreso dicendomi: ‘Ma come? In Italia si è maggiorenni a 18 anni e lei ne ha 24?”. Ma lo era, tanto che fu affidata alla Minetti.
In un altro interrogatorio svolto sempre dall’avvocato Piero Longo, è il 26 ottobre e la notizia dell’inchiesta è appena uscita, Loddo racconta di conoscere Berlusconi “da circa quattro anni” e di essere stata ospite nella villa di Arcore in “varie cene e dopocene”, compreso il periodo tra il 2009 e il 2010. Tre gli ospiti la giovane ricorda anche Ruby, e risponde con un “assolutamente no” alla domanda se ci fossero altri ragazze che ”all’evidenza” mostrassero meno di 18 anni. Quanto al prosieguo della serata Miriam nega che ci siano mai stati ”spogliarelli parziali o integrali”, che non si è mai fatto uso di stupefacenti (fatto mai contestato dalla Procura di Milano, ndr) e, quanto agli alcolici, veniva offerto al più “un amaro o un calice di vino”. Infine l’atteggiamento del premier verso gli ospiti femminili: ”cordiale, educato e rispettoso”. E anche da parte di Ruby non c’è stato mai un atteggiamento ”sconveniente dal punto di vista sessuale”.
La Loddo è la stessa donna che deve “prendere assolutamente di più” da Giuseppe Spinelli, il ragionier di fiducia di Silvio Berlusconi e ufficiale pagatore delle Olgettine. Miriam pensa a uno stratagemma per farsi rimborsare anche “tutta una scarrellata di libri”, che “non compro ovviamente”. Al telefono con un’altra delle ospiti delle serate, Barbara Guerra, Miriam, è il 10 gennaio 2010, si lamenta, perché spesso il ragioniere rimanda gli appuntamenti o si nega. E la Guerra: ”Portagli tutti i preventivi che almeno non rompe le p….”. Il problema era per le due ragazze è che qualche altra ragazza del giro sta chiedendo troppi soldi. Dice Miriam: ”Ma sai qual è il fatto? Che me, quello che mi fa incazzare è che quelle deficienti hanno creato sto problema” e Barbara: ”Si perché son sempre lì a chiedere, a chiedere, a chiedere”.
Come Ruby. A leggere gli atti e sentire le nuove intercettazioni si scopre che la marocchina dice bugie, cerca di manipolare la realtà, cerca e spende tanti soldi. Fuggita dalla comunità dove era stata portata e dove era poco gradita per i suoi atteggiamenti da principessa, come ha raccontato la responsabile in aula, aveva chiamato la consigliera per dire che aveva avuto due settimane di vacanza. La Minetti però non ci casca e chiama l’allora avvocato della ragazza, Luca Giuliante, che verifica e scopre che Ruby Rubacuori, ora mamma di una bimba, era scappata dalla comunità. E aveva bisogno di soldi. In ballo c’è l’affidamento a Lele Mora, ex agente delle star tv in carcere per bancarotta.
Ruby che mente, Ruby che vuole soldi e Ruby che dice di aver speso sei mila euro in sola giornata in shopping e parla di una pizza da quasi 2000 euro “piena di caviale”. Dopo aver raccontato queste spese pazze a un’amica, la marocchina manda un sms alla Minetti in cui le chiede il numero di Spinelli o quello di Gesù Cristo (ovvero Silvio Berlusconi, ndr)”. Ha bisogno di soldi. Nella stessa intercettazione la marocchina racconta a Gabriella del centro estetico che sarebbe pronto, un regalo dell’allora premier per sistemarla: “E’ bellissimo ci sono i macchinari… Si chiamerà Ruby Angel”. Lo stesso Berlusconi aveva raccontato, durante una pausa di un altro processo, di aver dato dei soldi a Ruby, per evitare che la ragazza si prostituisse. “Io ho dato incarico di darle questi soldi per sottrarla a qualunque necessità, per non costringerla alla prostituzione, per portarla nella direzione opposta” grazie all’acquisto “di un laser per depilazione”.
La Minetti e la Loddo parlano degli atteggiamenti di Ruby e la criticano. E l’aspirante soubrette racconta come la marocchina abbia perseguitato un suo amico, spogliarellista di notte e avvocato di giorno. E Antonio Passaro, in aula la processo qualche udienza fa, ha confermato tutto. “L’ho conosciuta nel novembre del 2009 in un locale notturno di Milano, mi ha offerto da bere, abbiamo ballato…Mi ha detto aveva 26 anni e che era nata ad Alessandria d’Egitto. L’ho ospitata a casa… Mi faceva tenerezza, vedevo che era una persona in difficoltà…. Io non sono mai stato fidanzato di Ruby. Mi ha assalito, continuava a chiamarmi, anche con chiamate anonime. Ho cambiato casa – ha raccontato l’uomo che sta studiando per partecipare al concorso in magistratura -. Ero imbarazzato, diceva di essere innamorata. Era una persona in difficoltà, a disagio. Si vedeva che non era in una buona situazione”. All’uomo Ruby aveva detto era una ballerina e “che voleva aprire un centro estetico”. E’ a lui, cui la ragazza innamorata aveva offerto 4 mila euro a settimana per stare insieme, che al telefono spiega che Noemi Letizia, la diciottenne al cui compleanno Berlusconi si presentò scatenando polemiche infinite, era “la pupilla“, mentre lei era soltanto “il culo”.