Il 18 agosto 2010 Ruby, fuggita dalla comunità di Genova presso cui era ospite, si trova a Milano ed è in procinto di partire in serata per il suo paese, Letojanni. Sarà accompagnata alla stazione da Davide Sepe, dipendente di Lele Mora. Nel pomeriggio di quel giorno la ragazza telefona a Nicole Minetti: chiacchierata apparentemente amabile e infarcita di affettuosità. Subito dopo Ruby chiama Gabriella, una ragazza conosciuta nella comunità di Genova, e durante la conversazione millanta vacanze lussuose, shopping costosissimi, un matrimonio imminente, un viaggio a Montecarlo con Lele Mora, un suo negozio, “Ruby’s Angel”, di prossima apertura a Milano con la collaborazione di “un signore di Milano 2”, frequentazioni di ristoranti con pizze “ripiene di caviale da 1960 euro”. Successivamente manda a Nicole Minetti un sms nel quale chiede accoratamente il numero di telefono di Spinelli o di “Gesù Cristo”. La consigliera regionale si allarma e informa Luca Giuliante, all’epoca avvocato di Ruby. Ed è lui che le racconta la fuga di Ruby dalla comunità e la decisione congiunta di farla trasferire in Sicilia, nella casa dei genitori. Il 20 agosto Nicole Minetti, durante un colloquio telefonico con Miriam Loddo, altra componente della comitiva del bunga bunga, parla della ragazza marocchina, definita dalla Loddo “mia amica che conosce anche l’altra ragazza”. La Loddo teme che Ruby le piombi in casa e racconta un episodio occorso ad un suo amico, perseguitato dalla ragazza, nonostante “manco se l’era ciulata”. Ma soprattutto rivanga brevemente la notte del 27 maggio, quando la Minetti prelevò Ruby dalla Questura. Quella notte c’era anche la Loddo, in mise da “sciampista”, come lei stessa sostiene durante la conversazione con la Minetti, e con “38 e mezzo di febbre”. La consigliera regionale, però, afferma che non potevano fare altrimenti, non era il caso di dire di no a un favore a loro chiesto dall”amica Lucia” (ovvero Silvio Berlusconi) di Gisella Ruccia (leggi l’articolo integrale di Giovanna Trinchella)
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