Con 310 voti è stato riconfermato a furor di popolo al consiglio comunale di Trapani. Per l’esponente di Grande Sud Giuseppe Ruggirello però non c’è stato il tempo di festeggiare la vittoria. Appena 24 ore dopo la rielezione è stato infatti rinviato a giudizio per corruzione dal gup di Trapani Claudia Spiga, che ha ordinato il processo anche per altre 13 persone, accusate di sfruttamento della prostituzione, falsificazione di documenti per il rilascio del permesso di soggiorno, tentata estorsione e corruzione. L’inchiesta nasce dalla cosiddetta operazione Matrioska, l’indagine della squadra mobile di Trapani che l‘anno scorso aveva portato alla scoperta di un giro di prostituzione attivo all’interno del Laguna Blu, un locale notturno cittadino: con 50 euro si potevano trascorrere 10 minuti d’intimità con spogliarelliste straniere, alzando la cifra si potevano ottenere anche prestazioni diverse. Nel locale erano stati sequestrati anche permessi di soggiorno per le ballerine straniere e dosi di cocaina. L’operazione aveva fatto scattare le manette ai polsi di sei persone.
Nelle indagini, coordinate dal capo della mobile Giovanni Leuci, era rimasto coinvolto anche Ruggirello, all’epoca consigliere comunale di Forza del Sud (eletto nel 2007 in Alleanza Nazionale) che era finito agli arresti domiciliari: secondo gli inquirenti avrebbe approfittato del suo ruolo di funzionario dell’Agenzia delle Entrate per ottenere in cambio favori sessuali. L’ipotesi è che il consigliere comunale informasse preventivamente i gestori del night club su eventuali controlli fiscali che erano stati predisposti dall’Agenzia delle Entrate nei loro confronti. In cambio avrebbe ricevuto prestazioni sessuali gratuite da parte delle spogliarelliste: per questo è accusato di corruzione. Durante le indagini però era stata ipotizzata anche la concussione, dato che durante un controllo fiscale Ruggirello avrebbe chiesto sostegno elettorale al gestore dell’attività commerciale ispezionata: il commerciante avrebbe evitato una contestazione fiscale di circa 100 mila euro in cambio della promessa di voto per l’esponente di Grande Sud alle amministrative seguenti (ovvero quelle di domenica e lunedì).
L’inchiesta ha sfiorato anche il medico Leonardo Gianno, ex vice sindaco e in passato candidato alle elezioni regionali con l’Aquilone, la lista personale dell’ex governatore Salvatore Cuffaro. Gianno è accusato di aver rilasciato un certificato medico falso al figlio di Ruggirello per posticipare le prove di un concorso per vigile del fuoco.
Dopo essere finito indagato nell’operazione della mobile, Ruggirello era stato sospeso dal partito di Gianfranco Miccichè. Dopo un anno, con le indagini ancora in corso e l’imminente udienza per il rinvio a giudizio, è stato ricandidato con successo da Grande Sud che a Trapani appoggia il candidato sindaco Peppe Maurici, volato al ballottaggio con il 27 per cento dei consensi contro il candidato del Pdl Vito Damiano.
A sostenere Maurici c’è anche la lista civica dei Riformisti, che ha eletto in consiglio l’imprenditore Silvio Mangano con ben 448 preferenze. Anche per Mangano la festa per l’elezione è durata poco: poche ore dopo la fine dello spoglio è finito in un’indagine per una presunta compravendita di voti in un quartiere popolare trapanese.
A pochi giorni dal ballottaggio tutto interno al centrodestra le amministrative trapanesi rischiano quindi di battere il record di neo eletti coinvolti in vicende giudiziarie . Gli unici a storcere il naso di fronte al caso dei due consiglieri subito imputati e indagati sono stati, fino ad ora, soltanto gli esponenti dei partiti di opposizione.
“Credo che Ruggirello non avrebbe dovuto neanche candidarsi visto che sulla tua testa incombevano accuse così pesanti. Il fatto che lo abbiano votato in tanti dimostra ancora una volta come si prendano i voti a Trapani e in quale buco nero sia ancora questa città” ha detto Francesco Bellina di Rifondazione Comunista. “La rielezione in consiglio comunale di Giuseppe Ruggirello, rinviato a giudizio per corruzione – commenta Maria Pia Erice di Sinistra Ecologia e Libertà – racconta una città che è lo specchio di un Paese in cui la politica fa fatica ad uscire dall’angolo in cui è stata messa da una certa gestione del potere” .