Media & Regime

Il presidente Agcom che vorrebbero molti italiani

Mentre scrivo la raccolta di firme sul sito www.firmiamo.it che supportano la candidatura di Stefano Quintarelli alla Presidenza di Agcom sfiora gli 11.000 sottoscrittori.

Ancora una volta la rete è capace di mobilitarsi e di far sentire, nell’arco di pochissime ore, la sua voce potente ed autorevole quando si tratta di una giusta causa.

Perché così tanta partecipazione?

Stefano Quintarelli è uno dei pionieri della Rete in Italia, la sua prima start-up risale ormai a circa 20 anni fa. Imprenditore da circa un anno, è diventato top manager al gruppo Sole24Ore. E’ stato consulente di molti partiti politici, a destra e a sinistra per le problematiche legate all’assetto della rete e delle telecomunicazioni, per le problematiche del copyright su internet, è stato fra i promotori del manifesto per l’istituzione dell’agenda digitale in Italia.

Le sue competenze “tecniche” sono indiscusse come anche le sue battaglie per la trasparenza e la neutralità nel settore delle telecomunicazioni sono rinomate e di lungo corso. Insomma Quintarelli sarebbe il candidato ideale per rappresentare equamente tutte le forze politiche, economiche e sociali, in un ruolo a dir poco strategico per il futuro del sistema Paese.

Il dibattito alle Camere comincerà lunedi 21 maggio e ci si aspetta una discussione che molto probabilmente non si esaurirà nell’arco di una seduta, perché la poltrona di Presidente dell’Agcom è ambita da molti e certamente, come ci sarà da aspettarsi, vedremo i soliti partiti politici sponsorizzare i numerosi candidati, bramosi di quello che a detta di tutti è uno degli scranni più importanti per determinare in un senso o nell’altro l’assetto futuro della Rete in Italia.

E’ di circa dieci giorni fa l’appello dell’Onu al Presidente del Consiglio Mario Monti che esprimeva la richiesta di adottare la massima trasparenza nella scelta del futuro presidente dell’Agcom e dei membri che lo affiancheranno.

Frank La Rue, relatore speciale delle Nazioni Unite per la libertà di manifestazione del pensiero, mittente della lettera inviata al presidente Monti avrebbe addirittura chiesto al sottosegretario agli Esteri di lanciare una consultazione pubblica coinvolgendo anche la società civile, segnalando alla Farnesina la propria disponibilità a venire immediatamente in Italia come osservatore Onu per verificare che il processo di nomina si svolga in modo trasparente e corretto. 

Il popolo della Rete ha risposto in totale autonomia e si è fatto parte attiva dell’iniziativa con un tam-tam che è partito qualche giorno fa su Twitter (Quinta4President) e che si è esteso in pochissime ore a tutti i social network raggiungendo un numero davvero considerevole di supporter che non potrà non essere ascoltato.

E’ indubbio che Stefano Quintarelli sarebbe la migliore scelta possibile.

Ora, nonostante si sia tutti consapevoli delle pressioni politiche che ci saranno per questa nomina così importante, la speranza che un uomo che ha tutte le carte in regola per rappresentare in maniera equilibrata e competente tutti i soggetti in campo possa farcela rimane molto forte. Staremo a vedere quanto sarà realmente tenuta in considerazione dal Governo la scelta popolare di un Presidente super-partes che potrebbe contribuire ad aiutare l’economia italiana a fare finalmente un salto in avanti verso quel futuro digitale che per molti altri Paesi europei è già il presente.