L’indice Ftse Mib torna positivo dopo l'apertura in rosso. Nel Vecchio continente si riprendono anche le altre piazze tranne Bruxelles e Atene. Lo spread apre sfondando i 440 punti ma scende a quota 430
Dopo le prime contrattazioni che vedevano Piazza Affari in terreno negativo con il Ftse Mib a -1,74%, l’Ftse All Share in ribasso dell’1,65% e le altre borse in sofferenza, si è allentata la pressione. Milano è tornata positiva ma ora è nuovamente giù. Altanelanti anche le altre borse europee, con Atene sempre negativa. L’avvio pesante, dovuto ai timori sul destino della Grecia e della zona euro, ha inciso sui bancari che perdono lo 0,73%, più pesanti le materie prime (-2,3% il Dj stoxx comparto), le auto (-1,6%) e le costruzioni (-1,5%). Lo spread in apertura tocca i 442 punti per poi toccareil minimo a 429 e stabilizzarsi sopra i 430 punti.
Tra i titoli principali, Mediolanum cede il 4,1% e Mps poco più del 3%, mentre Fiat e Telecom restano piatte sulla chiusura di ieri mentre Unicredit e Intesa SanPaolo crescono oltre il punto percentuale. Sempre in rally Finmeccanica: +5,1%. Nel Vecchio continente Londra segna -1,03%, Parigi -0,18%, Francoforte -0,90%, Madrid -1,67%, Amsterdam -0,77%, Stoccolma -1,92%, Zurigo -0,14%.
Questa mattina a pesare sulle borse c’erano state anche le dichiarazioni del premier spagnolo. “Al momento c’è un rischio concreto di essere tagliati fuori dai mercati, oppure dover pagare tassi astronomici”, ha detto Mariano Rajoy al parlamento di Madrid.