Questa mattina alcuni frammenti del muro della Chiesa di San Pietro in Vincoli sono crollati di fronte alla facciata dell’edificio, dal lato della sagrestia, lasciando una grande crepa sulla parete. “L’edificio è stato restaurato di recente” spiega l’architetto Riccardo Maria Viola, responsabile della soprintendenza ai beni architettonici del comune di Roma, “ma il palazzo è in sofferenza, l’ultimo restauro è avvenuto nel 1865 e da allora non c’è più stata manutenzione”. Un altro effetto dei tagli e della scarsità di risorse: “Episodi del genere si possono verificare in qualsiasi momento se mancano gli interventi di conservazione, che per un patrimonio artistico come quello di Roma, e d’Italia in generale, non sono nemmeno quantificabili”, conclude Viola. San Pietro in Vincoli, in cui è custodito il Mosè di Michelangelo, è una delle chiese più visitate di Roma: accoglie ogni giorno tra i 3 mila e i 5 mila turisti. Oggi fanno lo slalom tra le transenne e i segnali di lavori di Tommaso Rodano