Finora nessuno ha smentito, è già questo è un indizio di come quella che per ora è solo un’indiscrezione potrebbe diventare presto realtà. La nuova bici elettrica di casa Audi, (nome provvisorio: e-bike Wörthersee), potrebbe essere prodotta dagli stabilimenti Ducati di Borgo Panigale, a pochi chilometri da Bologna. Non un bici normale, ma un concentrato di tecnologia che punta in qualche modo a distinguersi da tutti i modelli simili e a imporsi anche sul mercato dei city-users, di chi cioè ha bisogno di spostarsi in città e per ora sceglie ancora macchina o motorino.
Una bicicletta elettrica totalmente computerizzata con un’autonomia dichiarata di 70Km e una velocità attorno agli 80 km all’ora potrebbe essere un tentativo in tal senso. Al di là del progetto, sicuramente avveniristico e che sta già facendo parlare di sé, c’è la scelta di realizzarlo negli stabilimenti bolognesi della Ducati, azienda acquistata un mese fa proprio da Audi (gruppo Volkswagen), dopo un derby con un altro colosso tedesco, la Mercedes.
Già al momento dell’acquisizione è stato chiaro come il piano industriale della Ducati sarebbe cambiato, e anche di molto. Magari con un’estensione della gamma dei modelli per competere ad armi pari con Bmw. Invece è arrivata una bicicletta a pedalata assistita, non certo quello che tutti si aspettavano. La notizia ha spiazzato molto, ma non è stata accolta negativamente dai lavoratori, e secondo alcuni potrebbe essere l’inizio di una rivoluzione per Ducati. “Noi lo abbiamo appreso dai giornali come tutti – spiega Salvatore Carotenuto, rsu Fiom alla Ducati dal 1999 – se l’idea è quella di mantenere la produzione attuale e lanciare nuovi modelli elettrici allora tanto di cappello ad Audi. Negli stabilimenti la potenzialità per nuove linee produttive comunque c’è. Per ora però nessuno ci ha presentato un piano industriale. Speriamo che presto si sappia qualcosa di più”.
Aspettando che l’ipotesi dell’e-bike Ducati acquisti una sua concretezza, restano le caratteristiche innovative del prototipo Wörthersee. Una ipertecnologica bicicletta a pedalata assistita, con telaio in carbonio, forcelle idrauliche, batteria al litio completamente rimovibile da 530 wh, computer interno e capacità di interfacciarsi con smartphone e altri dispositivi mobili. L’idea è quella di permettere al mezzo di rilevare la presenza del proprietario mentre si sta avvicinando grazie all’antenna dei telefonini di ultima generazione. Sull’e-bike è previsto anche uno schermo tattile in grado di cambiare le impostazioni di pedalata e di indicare velocità, carica della batteria e distanza percorribile.
Una mossa, quella della produzione dell’e-bike a Borgo Panigale, che lancerebbe il duo Ducati-Audi nel promettente mercato delle bici elettriche a pedalata assistita, campo di battaglia dove molti stanno presentato i propri modelli. A cominciare da Smart (gruppo Mercedes-Benz) che pochi mesi ha presentato il proprio modello, un mezzo per molti versi simile alla Wörthersee della Ducati. “Non siamo certo contrari ad una bici elettrica – spiega Carotenuto – ma noi costruiamo moto e tutto il nostro successo viene da lì. Speriamo che dalla bici elettrica si passi alla progettazione e produzione di una moto elettrica, ovviamente con marchio Ducati. Questo sarebbe davvero il futuro”.