Il deputato del Popolo della Libertà è stato rinviato a giudizio con le accuse di concorso in corruzione e truffa aggravate dall’avere agito per favorire un clan camorristico, quello dei Casalesi. “Lei non ha letto le carte o le ha lette male”, parte subito Mario Landolfi. “Questa inchiesta è una specie di fiera dell’Est, che non sta né in cielo né in terra. Ridicola, risibile che non ha nessuna possibilità di essere dimostrata in un dibattimento. E’ un mostro che non può arrivare da nessuna parte”, attacca Landolfi, che continua: “Avrei potuto avvalermi delle mie prerogative parlamentari, invece ho addirittura pubblicato su Facebook le intercettazioni e anche gli atti che sono consultabili e chiunque può farsi un’idea”. Sereno quindi? “Posso solo confermare la mia totale, evidente, conclamata estraneità, le aggiungo solo un’aspetto – spiega infine l’On. Landolfi – C’è un’informativa della Guardia di Finanza del 2009 dalla quale si evince che la signora (assunta nel consorzio “Eco4”, ndr) non è riferibile a Mario Landolfi. Nelle carte c’è tutto, non c’è stato il coraggio di dire che ero estraneo a questa vicenda” di Manolo Lanaro
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione