Beppe Grillo, oltre a predicare di cancellare il canone Rai dovrebbe prendere seriamente in considerazione il mercato televisivo a tutela dei cittadini. B. pur ferito (Mediaset e la Mondadori in caduta libera), sta per calare l’asso piglia tutto: maggioranza all’interno dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e accordo con Telecom per la banda larga.
Dopo la rivoluzione del digitale la tv del futuro è quella connessa. Le nuove televisioni hanno la possibilità, attraverso il cavo telefonico, di connettersi alla Rete. Mediaset entrerebbe in Matrix (la società di Telecom che controlla le attività Internet) e nel motore di ricerca Virgilio, in cambio Publitalia diventerebbe la concessionaria per la pubblicità delle società di Bernabè. Il bouquet di Telecom, lievemente aumentato, comprenderà, oltre al telefono e l’adsl, anche Mediaset Premium. TI Media (la società de La7), entro la fine dell’anno sarà messa in vendita divisa in due aziende. La prima comprende il marchio e i contenuti della tv: La7, La7 Donna e il 51% di Mtv Italia. Economicamente la meno appetibile (valore 160 milioni), con un buco economico aumentato nel-l’ultimo periodo (circa 100 milioni) grazie ai super contratti con le star della tv e al costo delle loro produzioni nettamente superiore alle entrate pubblicitarie.
La seconda è Timb (Telecom Italia Media Broadcasting), il vero business, quella che gestisce le infrastrutture di rete, cioè ripetitori e frequenze. A questa è interessato Carlo De Benedetti che aggiungerebbe i 3 multiplex de La7 ai 2 già in suo possesso. Se l’operazione andasse in porto sarebbe la nascita del secondo polo privato dopo EI Towers (nata dalla fusione di Elettronica Industriale di Mediaset con Dmt di Alessandro Falciai). Per la Rai sarebbe un’ottima occasione per mettere sul mercato parte di Raiway (la società che gestisce la rete di trasmissione) in modo tale da appianare l’indebitamento con le banche (oltre 300 milioni) e fare cassa, scongiurando l’emorragia di qualche migliaia di lavoratori. Questa nuova società, avendo come scopo non il controllo mediatico ma gli affari, potrebbe dare vita a quel pluralismo di mercato che da noi manca da anni.
Chi, inaspettatamente, sta manovrando nel silenzio assoluto è Mario Monti che, con l’aiuto di Passera, sta pensando seriamente alla vendita di parte della Rai dando così risposta al referendum del 1995 che decretò la privatizzazione, prevista anche dall’articolo 19 della legge Gasparri. L’esempio a cui farebbe riferimento Monti è quello della tv francese: privatizzare il canale più appetibile, Rai1. Il rischio è quello che gli acquirenti siano i soliti amici degli amici. Grillo dovrebbe fare quello che i partiti di centrosinistra non hanno fatto in questi vent’anni: vigilare.
Il Fatto Quotidiano, 17 Maggio 2012
Loris Mazzetti
Dirigente Rai, autore e scrittore
Media & Regime - 17 Maggio 2012
Tv al mercato: serve un vigile
Beppe Grillo, oltre a predicare di cancellare il canone Rai dovrebbe prendere seriamente in considerazione il mercato televisivo a tutela dei cittadini. B. pur ferito (Mediaset e la Mondadori in caduta libera), sta per calare l’asso piglia tutto: maggioranza all’interno dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e accordo con Telecom per la banda larga.
Dopo la rivoluzione del digitale la tv del futuro è quella connessa. Le nuove televisioni hanno la possibilità, attraverso il cavo telefonico, di connettersi alla Rete. Mediaset entrerebbe in Matrix (la società di Telecom che controlla le attività Internet) e nel motore di ricerca Virgilio, in cambio Publitalia diventerebbe la concessionaria per la pubblicità delle società di Bernabè. Il bouquet di Telecom, lievemente aumentato, comprenderà, oltre al telefono e l’adsl, anche Mediaset Premium. TI Media (la società de La7), entro la fine dell’anno sarà messa in vendita divisa in due aziende. La prima comprende il marchio e i contenuti della tv: La7, La7 Donna e il 51% di Mtv Italia. Economicamente la meno appetibile (valore 160 milioni), con un buco economico aumentato nel-l’ultimo periodo (circa 100 milioni) grazie ai super contratti con le star della tv e al costo delle loro produzioni nettamente superiore alle entrate pubblicitarie.
La seconda è Timb (Telecom Italia Media Broadcasting), il vero business, quella che gestisce le infrastrutture di rete, cioè ripetitori e frequenze. A questa è interessato Carlo De Benedetti che aggiungerebbe i 3 multiplex de La7 ai 2 già in suo possesso. Se l’operazione andasse in porto sarebbe la nascita del secondo polo privato dopo EI Towers (nata dalla fusione di Elettronica Industriale di Mediaset con Dmt di Alessandro Falciai). Per la Rai sarebbe un’ottima occasione per mettere sul mercato parte di Raiway (la società che gestisce la rete di trasmissione) in modo tale da appianare l’indebitamento con le banche (oltre 300 milioni) e fare cassa, scongiurando l’emorragia di qualche migliaia di lavoratori. Questa nuova società, avendo come scopo non il controllo mediatico ma gli affari, potrebbe dare vita a quel pluralismo di mercato che da noi manca da anni.
Chi, inaspettatamente, sta manovrando nel silenzio assoluto è Mario Monti che, con l’aiuto di Passera, sta pensando seriamente alla vendita di parte della Rai dando così risposta al referendum del 1995 che decretò la privatizzazione, prevista anche dall’articolo 19 della legge Gasparri. L’esempio a cui farebbe riferimento Monti è quello della tv francese: privatizzare il canale più appetibile, Rai1. Il rischio è quello che gli acquirenti siano i soliti amici degli amici. Grillo dovrebbe fare quello che i partiti di centrosinistra non hanno fatto in questi vent’anni: vigilare.
Il Fatto Quotidiano, 17 Maggio 2012
LA PROFEZIA DEL DON
di Don Gallo e Loris Mazzetti 12€ AcquistaArticolo Precedente
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Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.