Il comico di Fidenza è amico di Bernazzoli da tempi insospettabili. E gli tira la volata. Domani invece sarà la voltà del leader del Movimento 5 stelle che arriva per appoggiare la sua squadra
Gene Gnocchi portabandiera di cresciuto tra Cgil e partito. Si conoscono da sempre, nati a Fidenza, 20 chilometri dalla città. Se Bernazzoli ha impiegato un certo tempo ad avvicinarsi alla politica, Gene ha respirato politica da bambino. Il padre, Ercole Ghiozzi, guidava la Camera del Lavoro quando gli scioperi erano duri. Scriveva il discorso del Primo maggio nei foglietti da impugnare sul palco; ne provava il trasporto leggendolo ai figli. In prima fila Gene si compiaceva degli applausi. Poi il partito lo ha espulso per “deviazione cinese”: troppo a sinistra. Intanto il figlio diventa avvocato ma non gli piace: immagina di conquistare la vita giocando al pallone. Arriva alla serie C, poi comincia il successo: Zelig a Milano, Tv, cinema con la Wertmuller. Ma non abbandona la politica. Consigliere comunale a Fidenza chiude i comizi di Bersani.
Stasera a Parma parla in piazza 24 ore prima del Grillo nato in una famiglia molto diversa. La madre amava il pianoforte, padre imprenditore che “ tagliava i metalli”. Se Gene si disperde in tante scalate, per Grillo è subito il trionfo: a 31 anni in tv con 20 milioni di spettatori. Trasforma l’ironia in satira feroce, inevitabili risvolti politici che frustrano i peccati di chi ascolta. È la sua nuova bandiera. Dunque, né Peppone né don Camillo. Anche perché nessuno dei due signori della risata vuol fare il sindaco: solo specchi per le allodole del voto. Post spettacolo di un Gnocchi a sorpresa, avanspettacolo di Grillo.
Quando Gene ha preso la parola accanto a Bersani era appena uscito un libro autocelebrativo del Cavaliere e ne ha imitato la modestia con montaggi che mettevano in scena la biografia del suo onorevole candidato: Bersani primo uomo a camminare sulla luna, primo picconatore ad abbattere il Muro di Berlino, ambientalista in lotta contro l’estinzione dei dinosauri. Sta montando qualcosa del simile per frenare il grillino Pizzarotti, programmatore telematico che aggiorna sistemi bancari. Né macchie né medaglie solo una voglia naif di ringiovanire la città dei fantasmi. Intanto il toto voto di Parma annuncia contendenti appaiati. Sono arrivati al ballottaggio con Bernazzoli 20 punti avanti. Pareva non vi fossero problemi ma il rush finale di Grillo insinua una certa paura: se vince la sua risata il popolo della destra espulsa dalle schede, si vendica con la sinistra e vota 5 Stelle.