L'imponente film del regista romano, intepretato da Roberto De Niro, Jennifer Connelly e James Woods, viene presentato oggi sulla Croisette con 26 minuti in più rispetto alla versione circolata sul mercato europeo. Il restauro è opera dei laboratori de L'immagine Ritrovata di Bologna con il finanziamento della World Cinema Foundation di Martin Scorsese
Una extended version di ventisei minuti (la durata del film diventa quindi di 4 ore e 19 minuti, con sei blocchi di scene ritrovate e reinserite esattamente dove furono tagliate. Ecco l’elenco delle “aggiunte” originali, prima che la nuova versione possa essere vista il 22 giugno in piazza Maggiore a Bologna all’interno della prossima edizione del Cinema Ritrovato.
La prima è il dialogo tra Noodles, interpretato da Robert De Niro, e la direttrice del cimitero, interpretata da Louise Fletcher (scena ambientata nel 1968); la seconda è la sequenza muta in cui l’auto con Noodles e Max (interpretato da James Woods) affonda e l’ansia dei compagni che non vedono riemergere Noodles (1933); la terza dove il produttore del film Arnon Milchan nei panni dello chauffeur dialoga con Noodles (1933); la quarta ovvero la scena d’amore (a pagamento) tra Noodles e Eve, interpretata da Darlenne Fluegel (1933); la quinta, di nuovo nel ’68, con Deborah, interpretata da Elizabeth McGovern, interpreta la Cleopatra shakespeariana a teatro; infine, la sesta sempre nel ’68 in cui il senatore Bailey (nuova identità di Max), interpretato da James Woods, ha un colloquio nel suo studio privato con il sindacalista protagonista in passato di un “salvataggio” da parte della banda di Noodles e Max (1968).
Ridotto dallo stesso Sergio Leone per la prima al Festival di Cannes nel 1984 e per il mercato europeo a 3 ore e 49 minuti, C’era una volta in America venne ulteriormente tagliato – per l’uscita sul mercato statunitense – a 2 ore e 19 minuti. Ecco allora una nuova versione che metterà d’accordo tutti, estimatori e non, di uno dei più importanti registi del cinema italiano.
Perché la Cineteca di Bologna ha lavorato con la famiglia Leone, storici del cinema, e la troupe originaria (il co-sceneggiatore Franco Ferrini, il produttore esecutivo Claudio Mancini, i montatori Patrizia Ceresani e Alessandro Baragli, il montatore del suono Fausto Ancillai) per recuperare e reinserire i 26 minuti di materiali aggiuntivi dove Leone li aveva pensati, utilizzando la sceneggiatura originale e i fotogrammi in testa e in coda delle scene tagliate per identificare esattamente il luogo da cui erano state eliminate.
La Cineteca di Bologna, dopo l’annoso e contestato passaggio a fondazione nell’inverno scorso, sarà presente in questi giorni sulla Croisette anche con altri titoli restaurati. Per il Progetto Rossellini (promosso da Istituto Luce Cinecittà, Cineteca di Bologna, CSC-Cineteca Nazionale e Coproduction Office) tocca a Viaggio in Italia firmato da Roberto Rossellini nel 1954 con una monumentale Ingrid Bergman.
Non mancano poi le rarità proposte dalla World Cinema Foundation, creata e presieduta da Martin Scorsese (nonché finanziatrice principale assieme alla fondazione Gucci del restauro di C’era una volta in America) sempre restaurati dalla Cineteca di Bologna come Lewat Djam Malam (titolo inglese: After the Curfew) diretto nel 1954 dall’indonesiano Usmar Ismail (restauro promosso dal Museo Nazionale di Singapore e WCF in collaborazione con Fondation Konfiden e Kineforum du Jakarta Arts Council) e Kalpana, unico film realizzato nel 1948 dal danzatore indiano Uday Shankar, fratello del musicista Ravi Shankar.