Su Facebook e Twitter il comico segue lo scrutinio e aggiorna i risultati dei suoi candidati che vincono a Parma, Comacchio e Mira dopo Sarego, amministrazione conquistata due settimane fa. L'età media dei sindaci del Movimento 5 Stelle è di "31 anni e sei mesi"
“Forza belin!” scrive Beppe Grillo su twitter che dalla chiusura delle urne ha seguito lo scrutinio dei ballottaggi (segui lo speciale del Fatto quotidiano). Il movimento è passato al secondo turno in cinque amministrazioni e ha vinto in tre. A Comacchio (Ferrara) Marco Fabbri è sindaco con il 69,24% delle preferenze e a Mira (Venezia) Alvise Maniero ha conquistato il 52,49% dei voti, ma è Parma il capoluogo in cui si è giocata la partita più importante per i Cinque Stelle che ha segnato la vittoria Federico Pizzarotti con il 60,23%. A Budrio (Bologna) Antonio Giacon ha ottenuto il 48,56% e a Garbagnate Milanese (Mlano) Matteo Afker si è fermato al 47,76%. Ai tre primi cittadini emersi da questa tornata elettorale si aggiunge Roberto Castiglion, eletto due settimane fa a Sarego (Verona) con il 35,2%. L’età media dei vincitori, sottolinea il blogger, è di “31 anni e sei mesi” e col tweet ”dopo Stalingrado ora ci aspetta Berlino!”, Grillo lancia il prossimo traguardo: le elezioni politiche.
I 5 Stelle erano in vantaggio fin dalle prime sezioni esaminate dopo la chiusura dei seggi alle 15, e secondo i primi dati del Viminale, come scrive il blogger su Facebook, Pizzarotti era al 60,1% contro il 39,8% di Vincenzo Bernazzoli, candidato del centrosinistra. Uno status che sulla pagina del comico in pochi minuti è stato condiviso da oltre 600 “amici” e che “piace” a migliaia di persone. Nei commenti gli utenti esultano sull’onda dei risultati parziali, e ironizzano sui partiti e sulle accuse di antipolitica. “Avevano ragione i Maya, 2012 fine del mondo… aggiungo che i politici così come li conosciamo, sono le prime vittime di questo cambiamento”, scrive Davide e Giuseppe aggiunge: “Lottare per vincere ma non farsi condizionare dai potenti, le alleanze serviranno a distruggere ogni cosa, lottare da soli e vincere da soli”. E c’è come Lorenzo scherza sulle dichiarazioni fatte da Napolitano dopo il primo turno: “Pensavano di schierare comico contro comico! Sono rimasti indietro di almeno 30 anni sti burini! Non hanno capito che devono far la conta e andare a casa! Mò sentiranno il boom!”. Secondo Roberto, infine, “l’antipolitica sono quelli che ci hanno portato fin qui, Pd, Pdl, Udc con chiacchiere e malaffare affondando il paese a favore dei soliti poteri forti. Spero si estinguano come i dinosauri!”. E tanti altri riprendono le frasi del Presidente della Repubblica e suggeriscono: “Adesso vediamo se Napolitano ha sentito il boom!”.
Nel pomeriggio, a fronte dei primi risultati, Pizzarotti è prudente e vuole aspettare a commentare, anche se il trend viene confermato, e a 128 sezioni su 203 è al 59,65%. Poco prima gli era stato chiesto come avrebbe affrontato il buco di bilancio del Comune, se fosse diventato sindaco, e aveva risposto: “La prima cosa è agire in nome della trasparenza, lo decideremo insieme ai cittadini”. Nel corso dello scrutinio il neo sindaco, che considera Grillo “un aratro” che “con le sue provocazioni spacca la terra, mentre noi iscritti al movimento lo seguiamo per seminare”, si è detto pronto “a governare la città”. Mentre rilasciava le prime dichiarazioni ha ricevuto la stretta di mano e gli auguri del commissario straordinario di Parma, Mario Siclosi e a Tgcom24 si è detto “orgoglioso di governare Parma”. Poi ha ricordato: “Noi faremo soprattutto politica, l’antipolitica sono i titoloni dei giornali per cercare di screditare il nostro movimento. Siamo la politica delle persone normali, la gente lo ha capito. Ci sarà tantissimo da lavorare”. Quando mancano solo due sezioni Beppe Grillo su twitter scrive “ecco chi siamo” e riporta la lista del candidato sindaco a Parma – che ha speso solo 6mila euro in campagna elettorale – e sempre sul sito di microblogging, a sezioni ultimate, scrive: “Il risultato è ora ufficiale: anche Parma è a 5 Stelle”.