La festa sotto i Portici del Grano, ma in tono minore, anche per rispetto alle vittime del terremoto. Poi la risposta della piazza a Bernazzoli: "Diceva che gli sembrava di giocare contro una squadra di serie B. Bene, la serie B ha vinto contro la presunta serie A"
Ora che la serie B ha vinto contro la serie A dei politici fatti e finiti, quell’appellativo è quasi una nota di orgoglio. Perché Federico Pizzarotti è prima di tutto un cittadino, così come lo sono gli altri del Movimento, tanto che nonostante il risultato di oggi, al suo lavoro come informatico di banca risulta ancora in ferie, in attesa della nomina ufficiale. “Cittadini prestati alla politica che riporteranno la politica nelle strade, vicina alla gente” sottolinea il consigliere regionale Giovanni Favia. Ed è questo il motivo della vittoria di Pizzarotti, che di fronte alla folla che vuole conoscerlo, fotografarlo, stringergli la mano, sorride soddisfatto, ma pensa per prima cosa al rispetto per le vittime del terremoto dell’Emilia Romagna, e per questo bandisce trombe e cori da stadio dal comizio improvvisato sulla scalinata del Municipio.
“La sensazione più grande che provo è quella di responsabilità – esordisce il nuovo sindaco di Parma – Non ho paura perché so che i cittadini che ci hanno votato ci aiuteranno. È questo quello che vogliamo, perché noi dobbiamo imparare tanto e abbiamo bisogno della collaborazione e del confronto con tutti”. Il primo discorso ufficiale da sindaco di Parma è quello di un vero “primo cittadino”, che ammette di fronte ai parmigiani che lui e la sua squadra “siamo uguali a voi”. Sotto i Portici del grano dove pochi mesi fa c’erano le proteste con i tamburi contro l’amministrazione di centrodestra, arrivano gli applausi e si leva una voce: “Non cambiate mai!”, e Pizzarotti risponde sicuro: “Non lo faremo”.
La promessa è quella di cominciare subito a lavorare per la città, dai conti del Comune all’inceneritore. “Apriremo tutti i cassetti del Comune per capire a quanto ammontano i debiti. Poi ci confronteremo con voi per vedere come fare, anche nel caso dovessimo prendere decisioni difficili e impopolari”. L’altro obiettivo è sistemare la questione inceneritore: “Chiederemo un incontro con Iren e ci faremo dare le carte che ci hanno sempre negato per trovare una via d’uscita e un’alternativa valida allo smaltimento dei rifiuti, senza perdere posti di lavoro”.
Anche sul modus operandi in Municipio le idee di Pizzarotti sono chiare: “La promessa è che in consiglio comunale non conteranno solo i numeri, ma le idee, non ci saranno minoranza e maggioranza, ma un confronto aperto e trasparente con tutti”.
La festa è di Pizzarotti, ma anche di tutti i candidati della lista, che si passano il microfono e ringraziano gli elettori perché “se siamo un gruppo, lo siamo quando vinciamo e quando perdiamo”.
I complimenti arrivano anche dal leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo: “Mi ha scritto un messaggio con su scritto “Ce l’abbiamo fatta”, poi magari ci sentiremo con più calma nei prossimi giorni”.
Da sindaco però Pizzarotti torna subito a parlare della sua città. “Questa è una giornata storica – ha detto – ci metterò tutta la mia volontà e la mia responsabilità”. Il pensiero va poi a quella “voglia di cambiare il mondo” che si legge nel suo profilo da candidato sul sito del Movimento, e si commuove, la voce spezzata e gli occhi lucidi di fianco alla moglie Cinzia. “Penso a quel fatto di voler cambiare il mondo… Intanto cominciamo da qui”.