Gioacchino Salvatore Barraco, già consigliere comunale dal 2001 al 2006, potrebbe entrare a Palazzo dei Normanni dopo che Giulia Adamo, nel frattempo passata nel partito di Casini, è stata eletta sindaco di Marsala
Lo votarono in sessantacinque, non oltre la soglia familiare e degli amici più intimi, ora rischia di diventare deputato all’assemblea regionale siciliana nelle fila del Pdl, dopo che Giulia Adamo, nel frattempo passata nel partito di Casini, è stata eletta sindaco di Marsala, apripista in Sicilia dell’alleanza Pd-Udc. Ragioniere di mestiere, e miracolato di fatto, Gioacchino Salvatore Barraco, già consigliere comunale dal 2001 al 2006, ‘’rischia’’ perché la Adamo, cui la legge sulla incompatibilità delle cariche impone di scegliere, non ha ancora deciso: ‘’Ho sei mesi di tempo – dice il neo sindaco – e rifletterò insieme al mio partito. Del resto ad ottobre si va a votare’’.
Quella di Barraco è una storia di favori e trasformismi; il ragioniere si candidò, disse, per “fare un favore a Giulia Adamo’’, che tra mille difficoltà stava mettendo in piedi la lista Pdl a Trapani per le regionali del 2008: a metterle i bastoni tra le ruote, racconta un blog trapanese, l’altro big del Pdl locale, l’ex sottosegretario Tonino D’Alì, che il giorno di presentazione delle lista non consegnò alcun nome nel tentativo di far saltare la lista, sabotando l’elezione della Adamo. Lei si aggrappò al telefono riuscendo a convincere a candidarsi, oltre Barraco, anche Filippo Rapallo, che ottenne 77 voti. Con cinque candidati e oltre 24 mila voti, il Pdl portò all’Ars tre deputati, tutti protagonisti di un veloce cambio di casacca: la Adamo finì con Casini, Livio Marrocco e Tony Scilla approdarono al Fli.
Così, visto che nel frattempo Rapallo è passato a miglior vita, Gioacchino Barraco, dall’ultimo posto di quella lista, oggi immagina la sua prossima busta paga a palazzo dei Normanni: quasi quindicimila euro, tra stipendio e benefit, più alta di quella messa in tasca ogni mese da Barack Obama. I conti sono presto fatti: all’indennità parlamentare di 5.250 euro netti (che non comprende il contributo per il “supporto all’attività parlamentare”, altri 4.178 euro mensili netti) va sommata la diaria, uguale per tutti i deputati, che ammonta 4.003 euro. A Barraco toccheranno, inoltre, 4.150 euro all’anno per “spese telefoniche” (la rata è accreditata mensilmente), ed è previsto anche un rimborso annuale per la benzina, ovvero “l’indennità trasporto su gomma”, pari a 6.646 euro per chi risiede a Palermo, 13.293 per chi risiede entro 100 chilometri, e 15.979 (ed è il caso di Barraco, visto che Marsala dista 120 km da Palermo) per tutti gli altri. Telefono e benzina rimborsati a forfait, e cioè anche se non si fanno telefonate e non ci si muove da casa. E il rimborso benzina non esclude, naturalmente, che il deputato possa viaggiare in treno, nave o aereo: al fortunato parlamentare spettano 10.095 euro annui liquidati in tre rate, anche in questo caso in maniera del tutto automatica. Amico da molti anni del nuovo sindaco marsalese, e oggi nel cda della cantina sociale Uvam, Barraco aveva aderito all’invito di Giulia Adamo di partecipare alle elezioni per farle una cortesia. “È una persona in gamba, mi ha fatto il favore di candidarsi quando all’ultimo minuto si cercò di fare decadere la nostra lista’’ ha raccontato la Adamo. Che oggi deve decidere se ricambiare il favore, facendosi subito da parte all’Ars.