C’è un’indagine riservata della Procura di Milano che ha più filoni. Per il primo, che ipotizza il riciclaggio, è stato sentito come persona informata sui fatti Fabrizio Palenzona, vicepresidente di Unicredit. Per il secondo, che ipotizza un prestito illecito a un imprenditore latitante è stato chiesto il giudizio immediato per l’ex ad di Barclays Italia, Vittorio Maria De Stasio. Il giudizio immediato, su cui si pronuncerà il gup, lo ha chiesto il pm Stefano Civardi del dipartimento reati finanziari, coordinato dal procuratore aggiunto, Francesco Greco.
De Stasio è accusato di infedeltà patrimoniale ai danni della Barclays, che lo ha denunciato. Avrebbe concesso, senza requisiti, finanziamenti per oltre 10 milioni di euro alla Icl (Italiana commissionaria legnami) e alla Immobiltecno, due società di Aldo Bonaldi, latitante. Il suo arresto lo ha chiesto il tribunale di Crotone per una truffa di almeno 11 milioni ai danni della Ue. Bonaldi in cambio del finanziamento avrebbe dato a De Stasio una mazzetta da 250 mila euro. Da un conto di Bonaldi a Montecarlo sono finiti su uno in Svizzera di De Stasio.
Prosegue, intanto l’inchiesta sul riciclaggio. Indagate persone molto vicine a Palenzona: Roberto Mercuri, suo ex braccio destro in Adr, la società che gestisce gli aeroporti di Roma e presieduta dallo stesso Palenzona; Katsyarina Kouchnerova, nipote acquisita di Palenzona e moglie di Mercuri. Il mese scorso il nucleo tributario della Guardia di finanza di Milano ha perquisito una casa a Roma, in via Giulia, e una casa a Milano, zona Fiera. Entrambe di Kouchnerova. La casa romana è cointestata con Palenzona. Per acquistarla hanno acceso un mutuo da 1,2 milioni.
Le rate pagate da Kochnerova, sospettano gli inquirenti, potrebbero essere pagate con soldi riciclati. Il denaro viene da un conto monegasco e da uno svizzero del marito. Proprio Mercuri, assieme a Bonaldi è indagato dal pm di Crotone, Pierpaolo Bruni, per una presunta truffa ai danni della Ue. Hanno ricevuto finanziamenti per costituire una “filiera energetica” a Scandale ma i soldi li avrebbero versati su conti esteri. Ed è questa indagine che porta la procura di Milano ad aprirne un’altra per riciclaggio. Il mese scorso Palenzona, non indagato, è stato sentito come testimone anche perché con la nipote ha acquistato una delle case perquisite.