La missiva è stata recapitata da Roma alla redazione del Tempo, arrivata ieri e pubblicata oggi dal giornale. Si punta ad azioni più incisive: "Vogliamo provocare il massimo danno, soprattutto a livello economico". La violenza per loro è: "Valida e tragica necessità"
”Qui Kommando Bestia Federazione anarchica informale” Questo è l’incipit dell’ennesima lettera di minacce siglata Fai, recapitata alla redazione del Tempo, arrivata ieri e pubblicata oggi dal giornale (è stata spedita tre giorni fa da Roma-Fiumicino). La missiva riporta un logo dove cinque frecce disegnano una stella stilizzata, diverso ma ammiccante a quello utilizzato nella rivendicazione della gambizzazione dell’amministratore delegato dell’Ansaldo nucleare; il Bestia però si dissocia dal gruppo Olga: “Condanniamo quell’anarchismo intriso di chiacchiere e infuocato di commenti, ma anche l’insurrezionalismo frettoloso che porta ad azioni sconsiderate e improduttive (esempio lampante è costituito dalla gambizzazione dell’Ad Ansaldo da parte del gruppo Olga)”.
Il Kommando punta ad azioni più incisive: “Vogliamo provocare il massimo danno, soprattutto a livello economico”. La violenza per loro è: “Valida e tragica necessità. L’insurrezione è un processo lungo e doloroso. La preparazione all’azione – prosegue il documento – deve essere meticolosa, studiata nei minimi particolari. Rivendichiamo la pretese di considerare il terrore che si scatenerà da qui a poco come un periodo costituito di azioni individuali. Ogni azione dovrà essere attribuita alle singole cellule responsabili che si coprono sotto la sigla della Federazione Anarchica informale”.
Il gruppo si autodefinisce: “Siamo informali, anonimi, e sarà difficile trovarci. Sicuramente vi starete chiedendo se la rivendicazione sia attendibile se annunceremo altre azioni. Ebbene sì, la rivendicazione è attendibile, è scritta da un nero, un individualista”.
Poi si passa al rituale attacco ai nemici: interni al movimento, rappresentati dello stato, altri insurrezionalisti e parte della società civile. Sulle Br: “Noi anarchici ci poniamo contro il modello di prepotenza marxista e di tutte le avanguardie totalitariste in generale non abbiamo chiesto nessun intervento. Ci sminuiscono gli interventi ipocriti di sostegno da parte degli ex Br in carcere che si abbuffano di gloria cantando alle telecamere: “E’ il momento giusto per la rivoluzione”. Riguardo agli altri anarchici: “Ci auguriamo soltanto che queste azioni (del gruppo Olga ndr) non siano opere di infiltrati ma di alcune teste calde frettolose e smaniose di sogni di gloria terroristici di stampo dannunziano”. Lo stato invece: “Alimenta l’odio e la violenza”. Infine i gruppi di cittadini visti con disprezzo sono i rappresentati del Movimento 5 Stelle e gli Indignati: “Ci sminuisce il rapporto con la società circostante, a partire dai grillini che nel luglio 2011 ci glorificavano. Per non parlare dei precari e della soldataglia indignados che prima si lamenta della crisi e poi critica gli scontri di piazza (senza ringraziare minimamente l’aiuto fornito con malox e limoni offerti il quindici ottobre)”.