Società

Patrie galere: la mappa interattiva dei morti in carcere dal 2002 al 2012

Un progetto di data journalism pubblicato dal Fatto.it sui decessi avvenuti negli ultimi dieci anni nell'ambiente detentivo italiano. Il suicidio è la prima causa di morte, seguita da malattia e dai casi ‘da accertare’, per cui è in corso un’indagine giudiziaria

Quasi mille morti dal 2002 al 2012. Dalla mappa che pubblichiamo (anche in inglese) emerge il tragico bilancio dei decessi avvenuti nell’ambiente carcerario italiano, raggruppati per causa e distribuiti per località geografica. Una visualizzazione interattiva basata sui dati del Ministero della Giustizia e il dossier “Morire di carcere” del Centro Studi Ristretti Orizzonti. Quest’ultimo, senza la pretesa di sostituirsi alle “fonti ufficiali”, raccoglie da anni articoli, testimonianze e segnalazioni di casi di morte sospetta all’interno del sistema penitenziario nazionale. Un lavoro di data journalism che intende mostrare il fenomeno da una prospettiva più reale, fornendo un nome e un luogo alle statistiche.

Dal diagramma emerge che il suicidio è la prima causa di morte (518 casi, 56%); seguono la malattia (183, 20%) e una categoria ‘da accertare’, che raccoglie i casi per cui è in corso un’indagine giudiziaria (177, 19%). A questi si aggiungono 26 casi di overdose e 11 omicidi. In totale 915. I decessi sono stati ‘geolocalizzati’ attraverso Google Maps. La locazione geografica è stata calcolata incrociando il foglio Excel diRistretti Orizzonti con gli indirizzi degli istituti penitenziari disponibili sul sito del Ministero. I risultati della elaborazione, effettuata con il software Google Refine, sono stati aggregati in una tabella che rilasciamo per chi voglia approfondire.

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